Elice 1985-86
Stamattina abbiamo ricordato l'amico Paolo Antonilli e in questi giorni ricorre il diciottesimo anniversario della sua prematura scomparsa. Tanti sono i ricordi che ho di lui avendolo avuto per ben tre campionati come compagno di squadra. Celebre era la sua entrata negli spogliatoi quando chiedeva, al nostro custode, la carta igienica. "Eusanio, la carta quella delicata..." tra le risate di tutti. Una volta espletato questo "rito" c'era la sua "vestizione" con maglia di lana grezza di almeno una ventina anni tutta consunta e un paio di mutande che inizialmente erano nere ma a forza di lavaggi erano diventate quasi bianche. In campo ricopriva il ruolo di libero vecchio stampo e la sua giocata era quasi sempre il lancio a scavalcare il centrocampo. Il meglio lo dava negli spogliatoi con le sue battute inventate al momento per commentare le nostre "prodezze" sia in caso di vittoria e ancora meglio in caso di sconfitta. A volte era talmente comico in certe "uscite" che, anche durante la partita, ci scappavano delle sonore risate. Una volta l'arbitro lo voleva espellere e ci ripensò dopo le scuse di Paolo che raccolse il cartellino rosso caduto per terra e lo restituì all'arbitro solo dopo che, non trovandolo più nel taschino, estrasse quello giallo. "Mo ti li pozza pure ardà" tra le risate di compagni ed avversari. A Picciano un tipo fece lo spiritoso dalla tribuna: "Bud Spencer, dove hai lasciato Terence Hill?". Lo fulminò con una battuta di incredibile efficacia: "L'ultima volta che l'ho visto stava con tua sorella!". Sono passati ormai tanti anni ma è ancora vivissimo il suo ricordo.
Nessun commento:
Posta un commento