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lunedì 30 settembre 2013

ERRORE TECNICO DELL'ARBITRO NELLA PARTITA RENATO CURI ANGOLANA-RECANATESE 0-0?

Nella partita di ieri tra la Renato Curi Angolana-Recanatese finita con il risultato 0-0, l'arbitro sig. Simiele di Albano Laziale è incappato in un clamoroso errore tecnico quando non ha giustamente espulso per doppia ammonizione il giocatore n° 7 della Recanatese Gigli. Sul finire del primo tempo Gigli era stato ammonito per aver simulato in area di rigore e successivamente nel secondo tempo è stato ammonito contemporaneamente al nerazzurro Cancelli dopo aver accentuato, cadendo, la spinta del terzino che lo aveva allontanato dal punto di battuta di un calcio di punizione. Nonostante le proteste dei tifosi nerazzurri, l'arbitro non ha estratto il cartellino rosso. Purtroppo le immagini trasmesse da Tv6 non mostrano il momento in cui l'arbitro estrae il cartellino nella prima occasione e non comprende nemmeno la seconda simulazione a gioco fermo da cui scaturisce il secondo cartellino giallo a carico del giocatore marchigiano. E' molto probabile che in occasione della prima ammonizione, avvenuta al 47' del primo tempo, l'arbitro ha dimenticato di riportarla sul proprio taccuino.

domenica 29 settembre 2013

2014/15 - 5ª GIORNATA – RENATO CURI ANGOLANA -RECANATESE 0-0

  IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
DOPO LA QUINTA GIORNATA
5ª GIORNATA – RENATO CURI ANGOLANA - RECANATESE 0-0 Città S.Angelo 29/9/2013 

RENATO CURI ANGOLANA - F. Angelozzi, Quitadamo, Cancelli, Di Camillo, Natalini, Marotta, Sparvoli, Forlano (38' s.t. Vespa), Bongermino (38' s.t. Spadaccini), Farindolini, Isotti (24' s.t. De Matteis). A disp. Lupinetti, Ricci, L. Angelozzi, Carpegna, Di Domizio, Pagliuca. All. L. Miani.

RECANATESE - Verdicchio, Committante, Brugiapaglia, Piraccini (32' s.t. Di Marino), Patrizi, Bolzan, Gigli, Bartomeoli (26' s.t. Monachesi), Galli, Nohman (38' s.t. Palmieri), Moriconi. A disp. Cartechini, Severini, Agostinelli, Sebastiani, Curzi, Latini. All. Pierantoni.  

Arbitro: Achille Simiele di Albano Laziale.  

Note: spettatori 250 circa con rappresentanza ospite. Ammoniti: Natalini, Bruciapaglia, Cancelli e Gigli. Corner: 4-2. Recupero 1' p.t. 5' s.t. 

Un pareggio amarissimo questo con la Recanatese che è scesa in campo in formazione largamente rimaneggiata. Su cinque partite disputate abbiamo incontrato quattro squadre di bassa classifica e non siamo riusciti finora a cogliere la vittoria. Se non vinciamo con queste squadre contro chi possiamo vincere? I dirigenti predicano ancora ottimismo e vogliono la collaborazione dei tifosi. Si chiedono però che la pazienza dei tifosi ha un sacrosanto limite? Adesso scoprono che siamo anche diventati pochi. Si chiedono perchè? L'alibi del bugdet limitato ha stancato tutti. Il vero problema è la scelta dei tecnici e dei giocatori che anche in questo campionato ha deluso la tifoseria. La squadra gioca molto male e alcuni nuovi giocatori non sono di categoria e non voglio fare nomi ma è facile individuarli. Se non potevamo fare più la D si poteva tentare di cedere la società una volta ottenuto il ripescaggio, oppure non fare la domanda di ripescaggio. Questa situazione sta logorando tutti. Si fanno sempre gli stessi discorsi senza trovare nessuna soluzione. L'organico è carente e i risultati lo evidenziano impietosamente così come lascia parecchio a desiderare la guida tecnica. Non si può negare ciò che a tutti è palese. Nella scorsa stagione si fecero gli stessi errori e ci fu la retrocessione e sono stati ripetuti anche in questo inizio di campionato. Oggi c'era ancora un buon numero di tifosi in tribuna ma tra poco comincia il freddo e la tentazione di starsene a casa sarà fortissima. Basta con le inutili chiacchiere e la società deve darsi da fare per rinforzare la squadra altrimenti saranno solo i dirigenti a vedere questo capolavoro che hanno realizzato.

sabato 28 settembre 2013

L'AVVERSARIO DI TURNO: RECANATESE

E' un'altra partita tra concorrenti per la salvezza ed entrambe ripescate. La Recanatese ha quattro punti contro i due dei nerazzurri che con una eventuale vittoria sorpasserebbero in classifica i marchigiani. La vittoria è l'unico risultato utile per i nostri che così si risollevano dopo la sconfitta di Jesi con una deludente prestazione sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista agonistico. I nostri stanno confermando sul campo le carenze di un organico che necessita di urgenti puntelli in tutti i reparti altrimenti diciamo addio alla serie D senza passare nemmeno per i play-out. I recanatesi si presentano con un organico che rispetto alla passata stagione dispone di alcuni validi rinforzi in tutti i reparti come l'anziano difensore centrale Bolzan, del centrocampista Cianni ex Termoli e Nohman e Giorgio Galli in attacco.  Quest'ultimo è l'uomo più pericoloso e un suo goal con la maglia della Civitanovese ci ha condannato ai play-out nell'ultima giornata come tutti purtroppo ricordiamo. Oltre a questi giocatori di categoria a cui vanno aggiunti gli esperti difensori Committante e Patrizi e i centrocampisti Iacoponi, Garcia e Moriconi che danno una certa solidità alla squadra. Il resto è rappresentato da validi fuoriquota che sono usciti dal vivaio giallorosso che vanta una buona tradizione.

sabato 21 settembre 2013

2013/14 - 4ª GIORNATA – JESINA-RENATO CURI ANGOLANA 1-0

 IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
DOPO LA QUARTA GIORNATA
4ª GIORNATA – JESINA-RENATO CURI ANGOLANA 1-0 Jesi 22/9/2013 

JESINA - Tavoni, Campana, Mattia Cardinali (38' s.t. Giansante), Marco Strappini, Tafani, Tombari, Carnevali (28' s.t. Sassaroli), Berardi, Pierandrei, Rossini, Rossi. A disp. Giovagnoli, Tullio, Nicola Cardinali, Simone Strappini, Ambrosi, Mbaye Ndiaga, Bastianelli. All. Bacci. 

 RENATO CURI ANGOLANA - F. Angelozzi, Ricci, L. Angelozzi (13' s.t. Natalini), Di Camillo, Di Francia, Marotta, Spadaccini (44' s.t. Carpegna), Forlano, Pagliuca, Vespa, De Matteis (12' s.t. Bongermino). A disp. Lupinetti, Quitadamo, Cancelli, Sparvoli, Isotti, Di Domizio. All. L. Miani.  

Arbitro: Vincenzo Adriano Catucci di Foggia.  

Reti: 48' s.t. Berardi su rigore 

Ammoniti: Marotta, Di Francia, Ricci, Natalini, Rossini, Berardi. Espulso al 47´st Di Francia doppia ammonizione.     

E' fatale l'ultima azione di gioco per la Renato Curi Angolana a Jesi che capitola così solo su un dubbio calcio di rigore. La situazione si fa già preoccupante: siamo penultimi da soli con solo due miseri punticini. Qualcuno può anche dire che siamo in piena media punti ma la sconfitta con il Bojano ha già fatto la differenza in negativo. La società si è espressa già con l'intervista di domenica scorsa su Tv6 e adesso sarà di vitale importanza la vittoria a tutti i costi contro la Recanatese. Mi aspetto ancora dei rinforzi e quando dico "rinforzi" non intendo giocatori dall'ingaggio rilevante ma anche qualche fuoriquota che può risultare valido per ampliare le scelte del tecnico. Sono tornati a disposizione sia Manuel Miani che Melone e questo potrà anche consentire di schierare il '93 Sparvoli che mi sembra l'unico in grado di calciare in modo decente una punizione. Resto dell'idea che questa squadra ha bisogno di un centrocampista ma la società pare orientarsi su una punta. Questo mi fa pensare che non è del tutto soddisfatta del gioco finora proposto da mister Miani, che risultati alla mano, non riporta una vittoria dalla trasferta di Macerata nella 31ª giornata dello scorso campionato. L'ideale sarebbe sia l'arrivo di una punta che quello di un centrocampista. Con la Recanatese dobbiamo giocarcela alla morte e ritengo questa partita fondamentale per il prosieguo del campionato. Nel malaugurato caso di un risultato negativo potremmo già, calendario alla mano, essere invischiati stabilmente già nelle ultime due posizioni che garantiscono la retrocessione diretta. A questo punto una domanda è d'obbligo: non era meglio spendere i soldi dell'iscrizione all'Eccellenza nella scorsa stagione per potenziare l'organico ed evitare così il fallimentare finale di campionato? Quando si punta al risparmio a tutti i costi si finisce con spendere di più: questa è una costante dei campionati di serie D. Ci troviamo nella stessa situazione delle prime partite del campionato 2012/13. Alla quarta avevamo però tre punti: stiamo facendo anche peggio quest'anno se non sbaglio sono solo 2 i punti e anche se vinciamo, come spero, contro la Recanatese, i punti saranno solo cinque contro i sei del 2012/13 a parità di giornate. Credo che sia venuto il momento che i dirigenti debbano rimboccarsi le maniche e fare del loro meglio per salvare la categoria: i tifosi una mano la danno sempre pagando il biglietto e finora non contestando almeno in maggioranza non apertamente. Occorre che arrivi un segnale forte anche da parte della società la quale deve ridare almeno un poco di entusiasmo ad un pubblico alquanto deluso dagli ultimi due campionati. 

venerdì 20 settembre 2013

L'AVVERSARIO DI TURNO: JESINA

Come la nostra squadra ha un budget limitato e ha dovuto rinunciare a diversi validi giocatori tra i quali Marotta, Stefanelli, Tommaso Gabrielloni, D'Aniello, oltre al tecnico Amaolo. In classifica siamo pari con solo due punti a testa. E' una partita alla nostra portata in quanto le due squadre si equivalgono. In casa Jesina si vocifera di un ritorno sulla panchina di Amaolo. Nel frattempo ha tesserato l'esperto Berardi ex Amiternina che va a rinforzare il centrocampo. Gli altri punti di forza sono il centrale Tafani, i centrocampisti Rossiini, Strappini e Sebastianelli e il centravanti Rossi ex Recanatese. In casa angolana clima sereno dopo la bella prova contro l'Ancona. In settimana hanno recuperato sia Marotta che De Matteis che molto probabilmente verranno schierati dall'inizio. I precedenti a Jesi:
1999/2000 - 0-1 rete di Coletti.
2000/2001 - 5-1 reti di T. Gabrielloni, Naccarella (aut.), Malavenda, Santoro e Castorina per la Jesina e Riganò per i nerazzurri
2010/11 - 2-1 reti di Frulla, Invernizzi e Napolano.
2011/12 - 0-0
2012/13 - 3-0  reti 2 T. Gabrielloni e Stefanelli.

domenica 15 settembre 2013

2013/14 - 3ª GIORNATA – RENATO CURI ANGOLANA-ANCONA 0-0

  IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
DOPO LA TERZA GIORNATA
3ª GIORNATA – RENATO CURI ANGOLANA-ANCONA 0-0 Città S.Angelo 15/9/2013 

 RENATO CURI ANGOLANA - F. Angelozzi, Ricci, Cancelli, Di Camillo, Di Francia, Natalini, Spadaccini (7' s.t. Di Domizio), Forlano, Bongermino (35' s.t. Pagliuca), Vespa, L. Angelozzi. A disp: Lupinetti, Quitadamo, Pomposo, Cialini, Della Sciucca, Sparvoli, Isotti. All. L. Miani 

ANCONA - Lori, Barilaro, Di Dio, Bambozzi (35' s.t. Pizzi), Cacioli, Paoli, Degano (27' s.t. D'Alessandro), Bondi, Tavares, Biso, Sivilla (27' s.t. Cazzola). A disp. Niosi, Cilloni, Capparuccia, Gelonese, Perucca, Morbidelli. All. Cornacchini 

Arbitro: Nicolò Sprezzola di Mestre 

Note: spettatori 700 circa con larga rappresentanza ospite. Ammoniti: Di Camillo, Forlano, Ricci e Bondi. Corner 1-6. Recupero: 1' p.t. e 6' s.t. 

Un pareggio che sa di vittoria. Un bravo a mister Miani che ha ben disposto la squadra (finalmente siamo stati quadrati, corti ed aggressivi) in campo e bravi a tutti i giocatori che sono scesi in campo determinati e concentrati contro una squadra che ha dimostrato tutto il suo potenziale tecnico. Poteva scapparci anche una clamorosa vittoria se non venivano fallite tre limpide occasioni da goal. Nel secondo tempo abbiamo subito il forcing dei dorici ma la difesa ben coperta dal centrocampo ha retto benissimo l'urto dell'attacco ospite. Come ho ribadito anche in fase di presentazione della partita l'Ancona ha un attacco devastante ma appare abbastanza vulnerabile in difesa. Questo risultato è un buon corroborante per il morale della truppa nerazzurra in vista delle prossime partite che si possono così affrontare con una maggiore tranquillità dopo aver superato a pieni voti l'esame più difficile del campionato. Ho seguito l'intervista di Giammarino a Tv6 e ha fatto bene a distinguere le critiche costruttive da quelle futili ed inutili. Non credo che si sia riferito al sottoscritto. A me interessano solo i risultati e il gioco della nostra compagine: il resto è solo fumo. Quando esco soddisfatto dal campo, come oggi, lo evidenzio come ho messo in rilievo anche in modo deciso ed incisivo quando le cose non sono andate per il verso giusto sempre e comunque secondo scienza e coscienza. Le sue parole mi hanno in parte tranquillizzato e credo che la società, nonostante deve necessariamente rispettare un budget risicato, farà di tutto per rinforzare l'organico, che dopo la prestazione odierna, merita di essere potenziato, in quanto pur essendo in piena emergenza, ha dimostrato di reggere alla grande il confronto anche con quelli formati da giocatori che hanno giocato per decenni in categorie superiori. 

venerdì 13 settembre 2013

L'AVVERSARIO DI TURNO: ANCONA

Dopo le prime due giornate ha confermato che è la squadra più accreditata per la vittoria finale. I nostri sono dati in crescita ma restano sempre i dubbi circa la loro consistenza tecnico-tattica quando sono chiamati all'impegno casalingo contro le squadre di alta classifica. I precedenti con l'Ancona sono due sconfitte: 0-1 nel 2011/12 e 1-4 nella passata stagione. I dorici hanno il loro punto di forza nel reparto avanzato, micidiale nel concludere a rete, che è supportato a dovere da un centrocampo altrettanto efficace nell'imbastire il gioco. Il giocatore chiave dell'Ancona è l'esperto Biso che agisce da regista arretrato supportato dal nostro ex D'Alessandro e dalla copertura di un mediano fuoriquota (finora hanno giocato Di Dio e Bambozzi). Le trame dell'Ancona prevedono sempre tocchi di prima e spesso le due punte esterne arretrano per non dare punti di riferimento alla difesa avversaria e Degano che agisce da punta centrale svaria su tutto il fronte di attacco per creare gli spazi in cui si inseriscono senza palla sia Sivilla che Bondi i quali sfruttano l'effetto sorpresa andando al tiro in velocità dopo la rifinitura quasi sempre di sponda di un compagno di reparto (vedasi goal di Sivilla segnato al Celano). Il pericolo più consistente viene però dai calci piazzati in cui possono disporre di varie soluzioni come il tiro potente e preciso di Degano (secondo goal contro il Termoli) o il tiro a giro di Bondi (traversa contro il Termoli) o di D'Alessandro e nel caso in cui verrà schierato anche del difensore centrale Paoli non è da meno dei suoi colleghi (in goal contro di noi nella passata stagione con la maglia della Vis Pesaro). L'unico punto debole sembra rappresentato dai due terzini di fascia che mi sono sembrati alquanto distratti contro il Termoli nell'occasione della rete di Miani e in un'altra occasione in cui ha rimediato con un ottimo intervento il portiere Lori che appare a dispetto della sua età abbastanza sicuro. I difensori centrali sono invece tutti esperti e di categoria (Cacioli, Mallus, Paoli e Capparuccia). In panchina hanno poi ricambi all'altezza dei titolari che consentono a mister Cornacchini di poter variare a volontà i suoi schemi in qualsiasi circostanza. Sulla carta è una partita dall'esito scontato ma i nostri ragazzi potranno anche tentare di far risultato purchè rimangano concentrati per tutta la partita e non concedano spazi. Questo compito spetta a Miani. Una volta tanto spero che rinunci al suo modulo vanamente offensivo, (esterni che non vanno mai al cross ad esempio), per uno che prevede una maggiore copertura alla difesa onde evitare i goals fotocopia, (quasi sempre sulle ripartenze), come nella passata stagione che ci portarono poi alla retrocessione. Che senso ha attaccare senza poi produrre nemmeno un tiro in porta? Di questo "gioco" proposto finora la maggioranza dei tifosi angolani è arcistufa. Gli errori difensivi vanno eliminati al più presto come pure le inutili leziosità. L'arrivo di Di Francia dovrebbe colmare in tutto o almeno in parte questa lacuna a livello difensivo. Spetta al campo darci le risposte che da tempo inutilmente attendiamo.

martedì 10 settembre 2013

IL PUNTO INTERROGATIVO: BASTANO DI FRANCIA E SPARVOLI PER COMPLETARE IL NOSTRO ORGANICO?

Con gli ultimi arrivi di Sparvoli prima e adesso Di Francia comincia l'operazione rinforzi della nostra squadra. La domanda sorge però spontanea bastano per completare il nostro organico? Immediatamente si può rispondere no sia perché non c'è ancora un centrocampista di regia che può dettare i tempi e sia perché manchiamo di una vera prima punta di esperienza che fa salire la squadra e che sia il punto di riferimento del reparto avanzato. Le attuali punte in organico mi sembrano più seconde punte che amano partire da lontano e che patiscono più del normale le marcature strette dei centrali avversari. Si devono inoltre valutare bene le condizioni fisiche sia di De Matteis che di Isotti ai quali gioverebbe un compagno di reparto esperto per mettere in maggiore evidenza le loro qualità. In quanto a Bongermino si sta rivelando abbastanza valido ma non si può pretendere da un '95 che possa reggere il peso dell'attacco per tutta la stagione. Resta sempre in attacco l'incognita Vespa che ribadisco non è un centrocampista ma una ottima mezzapunta sia in fase di rifinitura che in fase conclusiva ma deve essere utilizzato con raziocinio cioè non facendolo correre a vuoto come fa spesso,  rincorrendo vanamente i centrocampisti avversari, ma dovrebbe essere servito quando è in grado sia di proporsi al tiro, sia quando può validamente rifinire per le punte. Quando va in debito di ossigeno comincia a prostestare e beccare cartellini gialli e rossi e in questo campionato questo non deve avvenire. L'acquisto di Sparvoli va a infoltire la pattuglia di esterni che sono tutti fuoriquota e lui è il '93 e in teoria il suo impiego esclude o quasi quello di Ricci che è pure '93 che però risulta quasi indispensabile in fase di copertura. Un altro rebus è il centrocampo dove a Forlano e Di Camillo deve essere affiancato un centrocampista di regia in quanto entrambi sono portati più all'interdizione che alla costruzione della manovra. Si crea così il problema del centrocampista fuoriquota possibilmente un '94 e al momento è disponibile solo Farindolini in quando Gambacorta altro '94 è infortunato. E quali fuoriquota giocano in difesa? Altro grosso problema in quanto abbiamo il portiere che non è un fuoriquota e questo condiziona tutto lo schieramento. I difensori che ho visto all'opera sia a destra che a sinistra (Di Giacomo, Quitadamo e Angelozzi) non mi sembrano che diano tante garanzie mentre mi ha fatto una buona impressione il '96 Cialini che nonostante sia il più giovane dei fuoriquota di difesa è quello più dotato tecnicamente e il più deciso negli interventi. Sulla fascia sinistra non possiamo sicuramente rinunciare a Cancelli che mi sembra l'unico capace di andare al cross in modo efficace. In alcune partite credo che si dovrà necessariamente schierare il portiere fuoriquota per guadagnare un giocatore esperto in mezzo al campo. I nostri portieri fuoriquota sono già all'altezza di giocare in prima squadra con un certo grado di sicurezza? A questa domanda è sicuramente difficile rispondere. Resta poi da definire con quale modulo scendere in campo. Non sono riuscito a decifrare quale modulo adottiamo. Se però valuto in risultati devo convenire che c'è più di qualcosa che non va nel nostro schieramento. In pratica sono gli uomini che mal si adattano al modulo o è inadatto il modulo per le loro caratteristiche? Credo che su questo i nostri tecnici devono lavorare parecchio. I rinforzi garantiranno sicuramente una più vasta scelta ma ritengo anche che l'assetto della squadra vada rivisto al più presto. Le distanze tra i reparti mi sembrano troppo lunghe. Dalle caratteristiche dei nostri giocatori il modulo che più si adatta a loro può essere il 3-5-2 ma sarà il campo a dire se è quello più idoneo per conseguire i risultati che ci porteranno alla salvezza. Nella scorsa stagione la nostra squadra o vinceva o perdeva e solo raramente pareggiava. In questo campionato devono essere fatti i punti in tutti i modi possibili e anche i pareggi saranno ben accolti. Il mister ha detto che vuole una squadra operaia: i tifosi dell'Angolana vogliono invece sia quantità che e qualità nel nostro gioco nella continuità della tradizione che ha visto la nostra squadra giocare sempre e comunque la sua partita senza però le distrazioni fatali di questo recente periodo. Deve essere concentrata per tutta la durata della partita. Ci sono ancora troppe pause e poca intensità nella nostra manovra risultando sempre lenti e prevedibili in impostazione e spesso e volentieri scoperti in fase difensiva. Questi difetti vanno eliminati al più presto. Le critiche quando sono costruttive non rappresentano contestazioni come sempre le considerano la nostra dirigenza, ma anche un stimolo per loro a correggere gli errori commessi quando si è ancora in tempo per rimediarvi. Normalmente negli ultimi anni il nostro campionato è iniziato solo all'ottava giornata. Nelle prime giornate abbiamo fatto quasi sempre delle brutte partite. Non sarebbe meglio anticipare  di qualche giornata il "nostro inizio di campionato"?

lunedì 9 settembre 2013

DI FRANCIA SARA' IL NOSTRO NUOVO DIFENSORE CENTRALE?

Il condizionale è d'obbligo ma dovrebbe essere Nicola Di Francia il nuovo difensore centrale della Renato Curi Angolana. Questa è la sua carriera:

DI FRANCIA NICOLA

Carriera di DI FRANCIA NICOLA. Stagioni, serie, squadre, presenze e goal di DI FRANCIA NICOLA.

  I dati
Squadra di calcio:
AMITERNINA


Ruolo del calciatore:
DIFENSORE


Nazionalità:
Italia
 

Nato il:
24/09/1985


Nato a:
L'Aquila


Altezza: cm 183

Peso: Kg 78
DI FRANCIA NICOLA - Calciatore
  

  Carriera di DI FRANCIA NICOLA
STAGIONESQUADRASERIEPRESENZEGOAL
2002-2003L'AQUILAC10-
2003-2004ASTREAD25-
2004-2005F.C. RIETIC218-
2005-2006F.C. RIETIC29-
2006-2007F.C. RIETIC213-
2007-2008LUPA FRASCATID12-
12/2007NOCERA UMBRADnd-
2008-2009L'AQUILA CALCIO 1927Ecc5-
12/2008MORRO D'OROD17-
2009-2010L'AQUILA CALCIO 1927D30-
2010-2011L'AQUILA CALCIO 1927C2151
2011-2012MIGLIANICO CALCIOD26-
2012-2013AMITERNINAD23-
  da: http://www.tuttocalciatori.net/Di_Francia_Nicola

domenica 8 settembre 2013

2013/14 - 2ª GIORNATA – AMITERNINA-RENATO CURI ANGOLANA 1-1

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE DOPO LA SECONDA GIORNATA
2ª GIORNATA – AMITERNINA-RENATO CURI ANGOLANA 1-1 Scoppito 8/9/2013 

AMITERNINA - Spacca, Nuzzo, D. Lenart, Valente, Santilli, Federici (32' s.t. Loreti), Peveri (22' s.t. Bocchino), Petrone, Pedalino, Torbidone, Cerroni (13' s.t. L. Lenart). A disp. Vinci, Rufini, Shipple, Del Coco, Cipolloni, Coletti, All. Angelone 
 
RENATO CURI ANGOLANA - F. Angelozzi, Ricci, Cancelli, Di Camillo, Natalini, Marotta, Di Domizio (14' s.t. Pagliuca), Forlano, Bongermino, Vespa (22' s.t. Sparvoli), Spadaccini. A disp. Lupinetti, Quitadamo, Pomposo, L. Angelozzi, Cialini, Della Sciucca, Isotti. All. Bordoni (Miani squalificato) 

Arbitro: Arcangelo Vingo di Pisa 

Reti: 19' p.t. Bongermino, 42' p.t. Pedalino 

Ammoniti: Federici, Bocchino, Valente, Sparvoli.        

Torniamo da Scoppito con il primo punto e così ne mancano 38-39 per la salvezza. Non c'è però da esaltarsi più di tanto in quanto abbiamo incontrato una delle squadre più deboli di questo inizio di campionato. In ogni caso l'Amiternina sta rinforzandosi adeguatamente cosa che deve fare anche la nostra compagine al più presto oltre ad avere una diversa mentalità in campo. Lo dico apertamente a me la squadra non va a genio sia per la disposizione in  campo sia per l'atteggiamento poco deciso e combattivo dei giocatori in campo. A me piace vedere una squadra tosta che se la gioca sempre invece i nostri spesso peccano di concentrazione e beccano goals evitabilissimi. La solita distrazione difensiva ha favorito il pareggio di Pedalino. L'unica nota lieta è stata la rete messa a segno da Bongermino che spero lo possa caricare per domenica prossima quando ci attende il compito sulla carta proibitivo di tentare di fare punti contro la capolista supercorazzata Ancona. Bongermino mostra di avere delle buone doti anche se deve affinare rapidamente il modo di interpretare il ruolo di prima punta specialmente nei movimenti con cui deve suggerire il passaggio ai compagni. Contro il Bojano spesso non sapeva dove andare facendo quasi sempre gli stessi movimenti di De Matteis. Può darsi che l'assenza del collega di reparto più esperto possa per paradosso favorirlo nella ricerca della giusta posizione come punta unica del modulo proposto da Miani che sinceramente non so qual'è 4-3-3? 4-2-1-2-1? 4-2-3-1? In campo si deve essere quadrati e possibilmente corti invece inevitabilmente ci allunghiamo aprendo praterie in cui ci infilano facilmente gli avversari di turno. Il dilemma resta al momento insoluto ed insolubile. La parola passa di nuovo al campo che sarà giudice unico ed inappellabile (o quasi) del destino del team nerazzurro.

MODIFICHE SOSTANZIALI A QUESTO BLOG

Dopo circa un mese devo provvedere a un restyling di questo blog. Parto dalla sua grafica che come mi ha fatto notare l'amico Gabriele Terrenzi non consente una lettura avegole e mi ha consigliato inoltre di scrivere post più brevi limitandoli alla sola attualità. Le critiche dell'amico Gabriele si sono rivelate fondate avendo riscontrato un ingresso di lettori maggiori nei post di attualità meno in quelli di statistiche e di amarcord. Evidentemente l'attuale situazione preoccupa molto i supporters angolani che sono giustamente inquieti e allarmati per l'immediato futuro che appare sempre più incerto. Da questo momento i miei post riguarderanno solo la stretta attualità con poche pubblicazioni di stretta opinione settimanali. I commenti a questi post mi arrivano su facebook e questo ormai è un sintomo di un progressivo disinteresse da parte di molti tifosi angolani che palesano anche l'idea di disertare la tribuna, delusi dagli ultimi campionati, finchè non vedono segni di ripresa della nostra squadra e cambiamenti di rotta della nostra società. Non posso dare torto a questi amici ma a questo punto mi chiedo a che serve un blog che doveva essere lo strumento con cui i tifosi dovevano levare la loro voce a sostegno dei nostri colori? La tribuna tra poco sarà ancora più deserta se non arriveranno i risultati che con l'attuale trend societario e agonistico appaiono sempre più improbabili. 

sabato 7 settembre 2013

AMARCORD: I GOALS DI MARCO ANTINUCCI



AMARCORD: I GOALS DI GIUSEPPE NACCARELLA




L'AVVERSARIO DI TURNO: AMITERNINA

E' già da considerare una gara fondamentale per la salvezza dopo l'inopinata sconfitta interna con il Bojano. L'Amiternina appare sulla carta meno forte della passata stagione avendo perso alcuni giocatori di esperienza quali Varchetta, Moauro e  Berardi ma i suoi dirigenti stanno provvedendo a rinforzare l'organico. In questo momento dal punto di vista del morale sono messi meglio dei nostri in quanto sono riusciti ad impattare per 1-1 in trasferta con il Matelica. Da temere la coppia di attacco Pedalino-Torbidone. Negli altri reparti le due squadre più o meno si equivalgono. L'unico precedente con l'Amiternina in trasferta, risale al campionato scorso quando i nerazzurri vinsero con una rete di Cancelli. 

giovedì 5 settembre 2013

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE BIS

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE BIS
Avendo ricevuto un commento su facebook riguardante i miei post precedenti mi corre l'obbligo di precisare ulteriormente che sono equidistante sia dalla società che dal tifo più acceso, ammesso che a Città S.Angelo ci sia ancora una tifoseria più o meno organizzata, che francamente non vedo e soprattutto non sento la domenica sulla tribuna. Le critiche mosse alla conduzione tecnica si basano sui numeri e questi sono impietosi nell'evidenziare che nelle ultime sei partite (4 della passata stagione e due del campionato in corso) ci sono state cinque sconfitte su sei partite. In una condizione normale ci sarebbe l'inevitabile esonero del mister oppure la sua mancata conferma. Cosa che qui per vari motivi che non mi competono non avviene. La cosa che mi compete da supporter angolano sono però i risultati della nostra amata squadra e su questo non credo ci piove! I risultati sono penosi e questo nessuno lo può negare. Ho citato Amaolo che in quanto a manico fece la differenza e mi si fa notare che aveva i giocatori citando i nomi. Benissimo questo è un dato di fatto innegabile. Ma in che condizioni erano i giocatori quando Amaolo rilevò per ben due volte la panchina nerazzurra prima sostituendo Marcangeli e dopo nel 2010/11 Cipriani? La squadra era in entrambe le occasioni a pezzi dal punto di vista morale e tecnico. In parole povere era inguardabile. In entrambe le occasioni, per par condicio, posso citare le ultime quattro partite della gestione Marcangeli e di quella di Cipriani:

Risultati di Marcangeli campionato 2009/10:

24ª giornata - Trivento-Angolana 0-1
25ª giornata - Angolana-Miglianico 1-1
26ª giornata - Real Montecchio-Angolana 0-0
27ª giornata - Angolana-Centobuchi 1-2

Risulati di Cipriani 2010/11

1ª giornata - Angolana-Atessa VDS 2-3
2ª giornata - Canistro-Angolana 1-3
3ª giornata - Angolana-Real Rimini 0-3
4ª giornata - Santarcangelo-Angolana 2-0

In entrambi i casi la società sollevò dall'incarico l'allenatore. Adesso non lo fa in presenza di risultati ancora più scadenti come mai? Amaolo fece bene ma aveva i giocatori? Può darsi, ma anche Marcangeli e Cipriani avevano più o meno gli stessi giocatori: come mai rendevano al di sotto delle loro possibilità? Ricordo che Amaolo nella sua prima esperienza prelevò Mariani dalle giovanili e gli dette immediatamente fiducia e con questo fuoriquota quadrò il centrocampo. Operazione a costo zero. Nella seconda esperienza ereditò una squadra che non aveva ne capo ne coda: perse poi malamente in casa anche con Santegidiese 1-3 e con la Recanatese 0-1. Amaolo lavorò molto sugli schemi e sulle palle inattive e dopo l'ottava giornata di campionato la squadra decollò, perdendo poi  in casa solo con il Rimini 0-1 (con due espulsioni) e con il Teramo 0-1 (non prendendo una carretta di pere come contro il San Cesareo 0-5), altrimenti erano dolori per tutte le altre squadre che passavano dalle parti del Petruzzi. In quanto ai fuoriquota recuperò Becci e Bagaglini che erano reduci da un infortuni, impiegò al meglio Del Pinto che divenne uno dei più forti centrocampisti fuoriquota del girone, per non parlare di Mariani che confermò quello che di buono aveva mostrato già nel campionato precendente, fece esordire positivamente Di Paolo che giocò diverse buone partite e Di Gennaro (fatti fuori impietosamente da Fabio Montani), in porta sia Ortolano che Germanelli disputarono diverse buone partite (che fine hanno fatto?) e recuperò anche Forlano, che sempre i geni del calcio locale, avevano già rottamato alla Flacco Porto Pescara. Questi sono i fatti. Non mi si può venire a dire che avevamo anche Del Grosso, Cammarata, Parmigiani, Fuschi, Pirozzi, D'Alessandro, Napolano e Bordoni. Come giocavano questi prima dell'avvento di Amaolo sulla panchina nerazzurra? Giocavano tutti molto male. Cammarata toccava pochi palloni così come Parmigiani, Fuschi e Pirozzi spesso erano saltati dagli avversari come birilli per mancanza di filtro a centrocampo, D'Alessandro fu l'unico a rispondere positivamente ma arrivò quando la squadra dava già ottimi segnali di ripresa, Napolano e Bordoni nelle prime giornate non davano l'apporto necessario alla squadra rimanendo spesso fuori dal gioco. Ci sono i filmati per documentare tutto questo. Il manico faceva la differenza. Non è solo un problema di nomi a dell'organico ma anche della capacità dell'allenatore di trarre il meglio dai suoi allievi. Fabio Grosso a Teramo con Pruzzo e Graziani giocava malissimo, dopo andò a Chieti e con Bruno Pace divenne un giocatore con la G maiuscola che arrivò in breve tempo in serie A e pare che sia diventato anche campione del mondo se non erro. Con Pruzzo e Graziani tornava subito in serie D se gli andava bene. Sia Pace (presidente Palumbo: non è che allora c'erano tanti soldi!) che Grosso (Nicola Petruzzi: mi sa che ne capiva di pallone) hanno calcato l'erba del Petruzzi. Qui si faceva calcio ad un certo livello e a quel livello si deve tornare altrimenti si farà buio molto presto. Bisogna invertite presto la rotta altrimenti facciamo la fine della Costa Concordia.

mercoledì 4 settembre 2013

IL PUNTO INTERROGATIVO: RENATO CURI ANGOLANA: QUALE FUTURO CI ATTENDE?

E' circolata una voce che afferma (non so se la fonte è più o meno attendibile) che la nostra società abbia rilevato il Lauretum. Tale notizia oltre a lasciarmi interdetto alimenta le mie preoccupazioni per il futuro immediato della nostra compagine. Non più di due giorni fa persone vicinissime alla società mi hanno ribadito che non ci sono soldi per rinforzare la squadra o per prendere un altro tecnico. Non ci sono soldi per la Renato Curi Angolana per rafforzarla adeguatamente e poi ci sono soldi a sufficienza per rilevare una società di promozione? A che gioco stiamo giocando? La voce trae sicuramente spunto dalla cessione di diversi nostri fuoriquota al Lauretum (Di Marco, Cuozzo, Schiedi, Di Nicola e Baiocchi) nonchè dall'arrivo di Bisci sulla panchina dei biancazzurri aprutini che in un primo tempo era indicato in un primo tempo come allenatore della nostra juniores. In un articolo http://www.abruzzocalciodilettanti.it/promozione/promozione-il-lauretum-punta-su-angelo-bisci_38851/ si parla solo di un accordo tra le società che prevede lo scambio di giocatori tra le società. E' un'operazione stile Caldora della passata stagione? Qual'è la verità? E' il preludio alla cessione della nostra società la cui gestione è diventata particolarmente onerosa per la dirigenza? Non era più conveniente sottoscrivere un accordo ad esempio con l'Acqua e Sapone che è una società più vicina e con gli sponsor  i fratelli Barbarossa che sono angolani purosangue? Sinceramente non vedo la convenienza di questo accordo che potrà andare bene al Lauretum ma a noi che vantaggio immediato porta? A fine campionato il Lauretum potrà anche restare in promozione o fare anche un buon campionato con i nostri prestiti ma noi senza soldi e senza rinforzi ce la facciamo a salvarci? Cosa c'è sotto e soprattutto cosa c'è di vero?

lunedì 2 settembre 2013

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE DOPO LA PRIMA GIORNATA

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
"Non ci sono soldi". Con questa frase si liquidano tutte le critiche sacrosante che vengono espresse a riguardo della squadra e della sua attuale carente conduzione tecnica. Troppo facile nascondersi dietro questo fragile alibi. Quando c'erano i soldi andava meglio? Credo che si è fatto male e malissimo in certi casi anche quando c'erano i soldi a volontà. Un esempio per tutti la squadra del 2008/09 guidata da Vivarini. Sulla carta era un corazzata sul campo era solo una barchetta di carta. Mancava di carattere, era mal disposta in campo con scarso equilibrio tra i reparti  e alla fine fallì tutti gli obbiettivi stagionali. Nessun tifoso angolano aveva detto alla società di spendere in quel modo demenziale ma qualcuno a dicembre nel mercato di riparazione suggerì alla dirigenza di rimandare a casa gli elementi svogliati e deludenti come Farrugia, Giandomenico con ingaggi da favola e anche altri che costavano anche meno e prendere giocatori di sicuro rendimento e professionalità. La società fece ben altro e prese altre fregature sul mercato tipo Cichella che determinò il taglio di Puglia che era l'unico acquisto valido operato dalla società. E' stata colpa dei tifosi aver speso troppo e così male? Mi pare di no. "Mantieni quando hai altrimenti si mantiene da solo" così si dice a Città S.Angelo e dintorni. Se l'attuale dirigenza è da tempo con le tasche rivoltate non è colpa certo della sana tifoseria angolana ma la colpa va ricercata anche in gestioni poco oculate del passato. Meglio fermarsi qui altrimenti si può elencare a volontà tutte le fesserie commesse dalla società a partire dalla poco oculata scelta dei tecnici che poi venivano sistematicamente esonerati per prenderne uno di maggior caratura (2006/07 Norscia/Gentilini - 2009/10 Norscia/Marcangeli/Amaolo - 2010/11 Cipriani/Amaolo - 2011/12 Montani/Miani - 2013/14 Miani/?). Queste sono state le scelte operate in questi anni dai dirigenti non dai tifosi. Alla tifoseria angolana andava a genio Piccioni nel 2005/06 ma i dirigenti presero Donati che ci fece precipitare dopo poche partite in zona retrocessione, contestarono duramente Norscia per ben due volte (chi lo aveva ripreso dopo la prima fallimentare esperienza del 2006/07?) ma quando i risultati furono davvero pessimi (5 sconfitte in 7 partite), lo stesso è avvenuto con Cipriani (3 sconfitte in 4 partite) e adesso si ripropone lo stesso problema con Miani che non dobbiamo dimenticare è stato confermato dopo una retrocessione quando a dieci giornate dalla fine eravamo più che tranquilli e invece si racimolarono a stento solo 6 punti che non furono sufficienti per evitare i play-out. Non si può affermare che a tre minuti dalla fine del ritorno dei play-out eravamo salvi: abbiamo perso malamente la partita altro che giustificazioni di questo bassissimo livello. Questi sono i fatti! Il resto sono inutili chiacchiere che  fanno solo coloro che sono sempre e comunque dalla parte della società. Si deve essere equidistanti tra la società e la tifoseria: la società deve ammettere i propri errori gestionali e la tifoseria non può essere sempre accusata di avere sempre e comunque torto quando esprime opinioni. E' formata in gran parte da chi paga regolarmente il biglietto ogni domenica e ha diritto di vedere una squadra decente senza essere zittita in ogni occasione. L'attuale squadra è stata assemblata malissimo e il campo ha detto che siamo inferiori anche al Bojano che figura tra le squadre rappezzate negli ultimi giorni di agosto. Se l'arbitro ci dava il rigore, se entrava il tiro di Bongermino, se... Diceva un capitano dell'esercito che non c'erano "ne se e ne ma" e la sua compagnia eccelleva per disciplina e preparazione militare. Nella Renato Curi Angolana si va sempre a "se e ma" e questo spiega l'attuale caos a livello tecnico che poi porta a figuracce come quelle che facciamo costantemente dalla penultima giornata sconfitta in trasferta a Termoli per 3-1, nell'ultima 0-1 con la Civitanovese poi passando per i play-out 0-0 e 1-2, la coppa Italia 0-1 con l'Isernia che è di bassa classifica come noi fino alla prima giornata 1-2 contro il già menzionato Bojano. In tutto sono ben 5 sconfitte su 6 partite. Non bastano per pensare di cambiare la conduzione tecnica? Questi sono i numeri su cui deve riflettere la società. Mi chiedo inoltre che senso ha confermare in porta Angelozzi che non è più fuoriquota e che poi va a condizionare lo schieramento dei fuoriquota e la conferma di Cancelli che rischia di passare l'intero campionato in panchina sempre perchè non rientra più tra i fuoriquota? Sono due scelte che mi hanno lasciato perplesso. A che serve prendere Quitadamo '94 dal Manfredonia quando avevamo a costo zero Di Cecco sempre '94 o Miani M. '95 che sono elementi affidabili e soprattutto locali? Nello scorso campionato partimmo ad handicap per la mancanza di un centrale di esperienza. Quest'anno? Si è fatto lo stesso errore abbiamo ripreso Marotta (con lui dietro l'anno scorso ci saremmo salvati) e ci arrangiamo per il momento con Natalini che centrale di ruolo non è (Pomposo e Granata che fine hanno fatto?). Errare è umano ma perseverare no. A centrocampo manca un uomo d'ordine e poi c'è da sistemare la posizione di Vespa che è tutto tranne che un esterno. Nella zona nevralgica facciamo molta fatica sia nell'impostare che nel difendere. Si è infortunato seriamente di nuovo De Matteis che si dovrà operare alla spalla: adesso chi tirerà in porta? Isotti è sulla via del recupero e Bongermino ha buone qualità ma è ancora ovviamente acerbo in un ruolo in cui l'esperienza è indispensabile. Su tutto questo deve riflettere la dirigenza e non risentirsi sempre delle critiche che diventeranno sempre più dure e numerose fermo restando questa assurda ed incredibile situazione. Si devono cercare i rimedi necessari. Se non ci sono soldi si devono avere idee chiarissime. Bisogna tagliare gli elementi che hanno deluso o sono in esubero e riassettare, con i tagli e i nuovi arrivi, immediatamente la squadra anche eventualmente con un nuovo tecnico. (Il Celano si è salvato con l'esordiente Morgante... per chi vuol capire...). Se retrocediamo rischiamo un altro ventennio di calcio tra promozione e seconda categoria (Morro D'Oro, Casoli, Penne, Val di Sangro e Canistro hanno fatto questa fine). Ci siamo già passati e non vogliamo più ripetere questa brutta esperienza.

2013/14 - 1ª GIORNATA – RENATO CURI ANGOLANA-BOJANO 1-2


Città S.Angelo 1/9/2013

RENATO CURI ANGOLANA - F. Angelozzi, Quitadamo, L. Angelozi, Di Camillo, Natalini, Marotta, Spadaccini (32´ s.t. Di Domizio), Forlano, Bongermino, Vespa, De Matteis (18´ s.t. Isotti). A disp. Lupinetti, Cialini, Di Giacomo, Cancelli, Carpegna, Farindolini, Della Sciucca. All. Miani

BOJANO - Silvestri, Parlangeli, Pellegrino, Mastropietro, Morale, Furno, De Matteo (34´ s.t. Sabatino), Monticelli, Capoano (46´ s.t. Petrigni), Di Lullo, Curto (17´ s.t. Migliorelli). A disp. Longo, Maiello, Ferrante, Montone, Catapano, Tasillo. All. Berlinghieri

Arbitro: Francesco Luciani di Roma 1

Reti: 24´ s.t. Capoano, 30´ s.t. De Matteo, 40´ s.t. Marotta.

Note:spettatori 300 circa con una decina di ospiti. Corner 12-4. Recupero: 3´ p.t. e 6´ s.t. Ammoniti Di Lullo, Furno, Morale, Capoano e Di Camillo.


domenica 1 settembre 2013

DI MALE IN PEGGIO. ADESSO BASTA!

AMAOLO: QUANDO IL MANICO FA LA DIFFERENZA
"Non possiamo fallire l'appuntamento con la vittoria e sarà fondamentale ritrovare la giusta determinazione sin dalla prime partite per fare risultato senza ripetere il deludente inizio di campionato 2012/13 quando abbiamo buttato via preziosi punti nelle prime partite contro dirette concorrenti (Fidene, Recanatese ed Isernia) che furono poi pesanti in chiave salvezza." Le ultime parole famose. Ho scritto questo proprio ieri ma non è servito a niente. Sembra che non sia passato un anno. Possibile che non riusciamo a vincere nemmeno con una squadra rappezzata come il Bojano? Siamo riusciti anche nell'immane impresa di perdere nel modo peggiore e che ci fa ulteriormente deprimere dopo la sconfitta con l'Isernia oggi battuta a domicilio dal Sulmona. Non ci siamo. La squadra non è più forte dello scorso anno è semplicemente uguale. Contro il Fidene segnò Ferrante e oggi ha segnato Marotta e anche il risultato è stato lo stesso 1-2 con la differenza che il Fidene era molto più forte del Bojano. I nerazzurri mancano di manico. Sono disposti male in campo (Vespa esterno?) e propongono solo lente e sterili trame di giocano che non portano quasi mai alla finalizzazione dell'azione. Come in passato ripetiamo le solite ingenuità in fase difensiva e la seconda rete è simile a quella presa con il Celano nel campionato scorso risultato 1-1 tanto per capirci. In area di rigore la palla va tenuta d'occhio e spazzata senza tanti complimenti quando è il caso. Stessa situazione di gioco stesso risultato: in entrambi i casi abbiamo subito goal. Resta il rammarico della traversa colta da Bongermino ma se vogliamo essere onesti siamo andati al tiro in modo apprezzabile solo in 3 o 4 occasioni. La società ha l'alibi che non può spendere molto e in ogni caso si può opinare che lo deve fare in modo oculato. Anche quest'anno ha speso poco e male. A che serve avere un tecnico che sta dimostrando tutti i suoi limiti quando in passato abbiamo avuto un tecnico come Amaolo che faceva giocare molto bene la squadra senza spendere molto anzi valorizzando i fuoriquota (Bagaglini, Mariani e Del Pinto)? La riflessione che deve fare la dirigenza è una sola: quanti fuoriquota sono finiti nei professionisti negli ultimi due campionati? Quanti fuoriquota sono finiti in Eccellenza o in Promozione oppure hanno smesso completamente di giocare? Alcuni nomi: Ortolano, Di Giannantonio, Micaroni, Di Paolo, Erasmi, Speranza, Ranauro, Cuozzo, Di Marco, Planamente,  Di Gennaro. Una intera squadra di fuoriquota è stata rottamata in soli due campionati. Questo è il progetto della società? Occorre invertire la rotta immediatamente. E' nell'interesse della stessa società che a fine campionato può spendere ugualmente più del previsto e retrocedere lo stesso vedasi il San Nicolò 2012/13. E' urgente riportare al più presto possibile sulla nostra panchina un allenatore capace (Amaolo, Gentilini tanto per citarne due graditi alla piazza). I tifosi angolani sono arcistufi di assistere a partite insipide come quella di questo pomeriggio. Adesso basta!