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sabato 30 novembre 2013

L'AVVERSARIO DI TURNO: CIVITANOVESE

La Civitanovese non attraversa un buon momento ma resta sempre una squadra con una ottima caratura tecnica, allenata da Osvaldo Jaconi che è tecnico di categoria superiore. I punti di forza sono le punte Pazzi (ex della partita) e Buonaventura capaci di trovare lo spunto vincente in qualsiasi momento. A centrocampo agiscono il regista Rovrena, l'interditore Coccia ex Santegidiese e l'ex Teramo Marcos Bolzan o Forgione ex Sambenedettese con il supporto di Boateng sulla fascia. Il punto debole pare essere la difesa che poggia sui due centrali Morbiducci e Comotto con ai lati Botticini e Schiavone e in porta viene preferito il fuoriquota Cattafesta all'esperto Chiodini. Per i nostri sarà una gara molta dura dopo la riduzione dell'organico e le scelte per mister Donatelli si sono ulteriormente ridotte e adesso deve confidare solo sulla volontà e la capacità che hanno i dirigenti di tornare sul mercato per reperire dei giocatori per tentare la sempre più ardua salvezza.

giovedì 28 novembre 2013

I NERAZZURRI PRIMA DEL MERCATO DI RIPARAZIONE

Ci sarà il mercato di riparazione per la nostra compagine oppure faremo come il Bojano e concludiamo questo pessimo campionato con la Juniores? Questa è la domanda più lecita che si pongono i tifosi dell'Angolana. Quale sarà il nostro futuro prossimo e più lunga scadenza? Ci sono stati altri tre tagli nel già esiguo ed inadeguato organico a disposizione di mister Donatelli che hanno riguardato Onesti, Bongermino e Spadaccini che si sono aggiunti a Pomposo, De Matteis, Marotta, Lorenzo Angelozzi e Dragani che sono stati già rottamati in precedenza. Mi sembrano troppi ben otto elementi tagliati segno che si è sbagliato alla grande in sede di "mercato" se di mercato si può parlare negli ultimi due campionati. Se viene analizzato il restante organico non c'è da essere ottimisti per alcuni giocatori che si portano dietro infortuni che ne condizionano notevolmente la disponibilità e il rendimento e altri che sono inaffidabili per via del comportamento poco professionale tenuto in campo con le relative pesanti squalifiche per i troppi cartellini gialli e rossi fino a questo momento collezionati. Non mi piace fare le pagelle per i giocatori ma un giudizio sintetico mi sento in dovere a questo punto di esperimere. Prendo in considerazione tutti i nerazzurri che finora sono scesi in campo distinti per ruolo.
PORTIERI
- Angelozzi Fabio (91): secondo me non andava confermato, in quanto non essendo più fuoriquota, condiziona lo schieramento perchè il suo impiego non permette di utilizzare un giocatore esperto in mezzo al campo. Farebbe bene a cambiare squadra e non rischiare di fare la panchina perchè dopo i tagli sarà quasi inevitabile schierare un fuoriquota in porta.
- Lupinetti (96): è stato buttato nella mischia e non ha nulla da perdere.
DIFENSORI
- Ricci (93): non lo ritengo un difensore e dovrebbe essere schierato a centrocampo come nelle prime partite che ha giocato nel campionato 2011/12. Da difensore è troppo falloso, carente in marcatura e becca sempre troppi cartellini gialli e rossi.
- Quitadamo (94): non mi sembra tanto più forte di Di Cecco che poteva essere tranquillamente confermato.
- Natalini (90): è stato impiegato sia da difensore esterno che da difensore centrale ma spesso è condizionato dagli infortuni ma è ineccepibile dal punto di vista disciplinare.
- Cancelli (92): è da schierare più come esterno alto in quanto è l'unico in grado di mettere in area di rigore qualche cross decente ma per me non è affidabile come marcatore puro.
- Angelozzi Lorenzo (95): ha giocato poche partite ed è stato tagliato. Lo avevano preso perchè lo conoscevano oppure no?
- Di Francia (85): è un discreto centrale ma manca di velocità e ha una tecnica abbastanza limitata.
- Marotta (81): mi chiedo perchè lo avevano ripreso quando ne conoscevano più i difetti che i pregi.
- Pomposo (89): ha fatto una sola comparsa in panchina ed è andato via. Devo pensare che era solo di passaggio.
- Mendoza (89): ha giocato solo due spezzoni di partita ed è troppo poco per dare un giudizio.
- Cialini (96): ha giocato solo a Fano. Da rivedere.
CENTROCAMPISTI
- Di Camillo (84): gioca anche da centrale difensivo oltre che da centrocampista e appare come uno dei più affidabili.
- Forlano (91): involuto rispetto a due ultimi campionati. Spesso si innervosisce e becca evitabili cartellini gialli e rossi. Credo che farà bene a cambiare aria.
- Farindolini (94): buono per impegno e quantità meno per qualità. 
- Onesti (82): niente da eccepire dal punto di vista dell'esperienza ma ha chiesto di andare via dopo sole quattro partite disputate. Il punto interrogativo anche in questo caso è inevitabile.
- Spadaccini (95): lo avevo visto giocare bene nel Casalincontrada. Da noi non si è trovato bene perchè ha accusato il salto di categoria. Non è che è capitato nella società sbagliata nel momento sbagliato? 
- Di Domizio (95): ha giocato pochino e dopo l'ultima riduzione dell'organico potrebbe anche trovare più spazio.
- Carpegna (95): non capisco quale sia il suo ruolo più congeniale. E' mancino e lo fanno giocare sempre sulla destra.  Risultato: non va ne al cross ne al tiro.
- Sparvoli (93): ha buona tecnica ma eccede nel trattenere la palla e così vanifica spesso le sue potenziali giocate. 
- Pagliuca (94): prima non è stato impiegato per problemi fisici adesso era tornato a giocare e segnare ma ha vanificato tutto con la solita stupida espulsione. Così non va.
- Scordella (95): ha giocato solo pochi spezzoni di partita. Non giudicabile.
- Vespa (84): credo che ormai ha dato già il meglio che poteva. In questi ultimi due campionati non rende al meglio e spesso incappa in stupide espulsioni. E' meglio che vada a trovare altre motivazioni in serie inferiori dove può ancora fare la differenza. 
- Sanci (89): scuola Juventus ma negli ultimi quattro anni non ha giocato per un grave infortunio. Si è visto finora solo per pochi minuti in campo e se continua così sarà molto difficile vederlo in campo per una intera partita.
PUNTE
- Colella (79): forse doveva essere ingaggiato qualche anno fa. L'esperienza e il fiuto del goal non gli mancano ma la condizione atletica si. 
- De Matteis (89): dopo il grave infortunio poteva anche non esssere confermato e dopo appare inspiegabile il suo taglio ma non era ancora in condizione di rendere come al solito. 
- Isotti (92): non ha ancora superato i postumi del grave infortunio e quando ha giocato è apparso sempre troppo nervoso. Credo che farebbe bene a cambiare squadra per ritrovare la giusta condizione e le motivazioni per continuare a giocare.
- Bongermino (95): aveva mostrato buone doti nelle prime partite ma poi si è smarrito e ha chiesto di andare via. Vale lo stesso discorso fatto per Spadaccini.
P.S.
Mi hanno fatto notare che Onesti, Spadaccini e Buongermino hanno chiesto loro di andare via. In ogni caso la sostanza è sempre la stessa in quanto ciò determina una riduzione dell'organico e devono essere rimpiazzati. Se invece la società decide di finire il campionato con la juniores non ci sarà bisogno di altri elementi per puntellare l'organico.

domenica 24 novembre 2013

2013/14 - 13ª GIORNATA - RENATO CURI ANGOLANA-SULMONA 0-2

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
DOPO LA TREDICESIMA GIORNATA

13ª GIORNATA - RENATO CURI ANGOLANA-SULMONA 0-2 Città S.Angelo 24/11/2013 

RENATO CURI ANGOLANA - Lupinetti, Natalini, Cancelli, Di Camillo, Di Francia, Farindolini, Sparvoli, Forlano (30' p.t. Mendoza Zuccotti), Colella (38' s.t. Sanci), Vespa, Bongermino (24' s.t. Scordella). A disp. F. Angelozzi, Quitadamo, Miani, Cialini, Isotti, Fedele. All. Donatelli.  

SULMONA - Falso, Gasperini, Nicolai, Bensaja, Cirina, Brack, Bordoni (29' s.t. Proietti), Vitone, Ceccarelli (41' s.t. Scandurra), D´Angelo, Montesi (6' s.t. Abdija). A disp. Moggio, Ursini, Spaho, Spigonardi, Marangon, Cavasinni. All. Mecomonaco.   

Arbitro: Pietro Scatigna di Taranto.  

Reti: 4' s.t. autorete di Di Francia, 14' s.t. D´Angelo.  

Note: spettatori 250 circa con 50 tifosi ospiti. Corner 4-9. Recupero: 2' p.t. e 4' s.t. Ammoniti: Montesi, Sparvoli, Mendoza Zuccotti. 

Niente da fare per l'Angolana contro il quotato Sulmona. Se si vuole peccare di ottimismo ci sono dei progressi sul piano del gioco anche se i rifornimenti per le punte restano sempre esigui. Il primo tempo è stato buono ma dopo la sfortunata autorete di Di Francia che ha rotto l'equilibrio, siamo tornati ad esprimerci come nella gestione Miani e puntualmente abbiamo subito il raddoppio. Ritengo che sia opportuno sfoltire l'organico dei giocatori demotivati e che stanno deludendo. Se non si torna sul mercato anche con qualche giocatore da prendere in prestito, per noi è finita. Non si può andare avanti con le attenuanti delle squalifiche e degli infortuni. Chi prende troppe squalifiche e chi è perennemente infortunato può anche cambiare aria. Il problema più grande che viene palesato in campo è la tenuta sul piano fisico dei nostri, segno che anche la preparazione atletica è stata carente. Quando i tifosi chiedono ai nostri dirigenti di eventuali rinforzi rispondono che non ci sono gli euro. La domanda però sorge spontanea come hanno fatto i dirigenti del Sulmona a convincere i loro giocatori e accordare loro ingaggi anche ragguardevoli se poi gli euro non solo non ci sono ma sono anche oberati di debiti, come si legge sui giornali e su internet? Non è una situazione peggiore della nostra? Qui non si capisce più niente. Può darsi che riusciamo a salvare il bilancio ma la retrocessione la possiamo già considerare certa? Per contro il Sulmona potrà anche vincere il campionato e poi non si salva per il bilancio in dissesto? A che gioco stiamo giocando? Il girone F è già falsato dal Bojano che sta regalando punti a tutti e tra poco se non ci rinforziamo adeguatamente facciamo anche noi la stessa fine? Gli euro non ci sono è cosa certa, ma ci sono idee su come risolvere questa penosa situazione?

sabato 23 novembre 2013

L'AVVERSARIO DI TURNO: SULMONA

Il Sulmona occupa le prime posizioni della classifica nonostante la precaria situazione societaria. L'organico è molto competitivo e schiera diversi giocatori anche di categoria superiore. In porta gioca stabilmente il '94 Falso prelevato dal Pescara e i difensori esterni dovrebbero essere l'esperto Gasperini e il '94 Nicolai. La coppia dei difensori centrali è formata dagli esperti Cirina e l'olandese Brack quest'ultimo particolarmente temibile sulle punizioni. A centrocampo il punto di riferimento è il capitano Vitone che oltre a dettare i tempi è anche pericoloso sui calci piazzati. A supporto del regista vengono utilizzati con più frequenza il '95 Bensaja, Proietti e D'Angelo. In avanti l'uomo più pericoloso è il centravanti Ceccarelli coadiuvato dal '93 Montesi. Oltre a questi probabili titolari in panchina i peligni possono diporre di Taormina, Scandurra e Simone Bordoni che sarà l'ex della partita. Tra i nostri l'ex è Colella. La nostra squadra non può concedersi altri passi falsi anche se il punto colto a Termoli ha sicuramente risollevato il morale dei nostri anche se ci è costato caro per le pesanti squalifiche di Ricci e Pagliuca.

domenica 17 novembre 2013

2013/14 - 12ª GIORNATA - TERMOLI-RENATO CURI ANGOLANA 2-2

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
DOPO LA DODICESIMA GIORNATA

12ª GIORNATA - TERMOLI-RENATO CURI ANGOLANA 2-2 Termoli 17/11/2013 

TERMOLI - Patania, Viteritti, Di Mercurio, Ibojo, Troiano (28' s.t. Forò), Testa, Basso (20' s.t. D'Alessio), Calabrese, Miani, Mandorino, Genchi (40' s.t. De Tommaso). A disp. Teoli, Fulvio, Gagliano, Giordano, Palmitessa, Santoro. All. Giacomarro.  

RENATO CURI ANGOLANA - Angelozzi, Ricci, Cancelli, Di Camillo, Di Francia, Farindolini, Carpegna, Forlano (38' s.t. Mendoza), Colella (35' s.t. Bongermino), Vespa (39' s.t. Sanci), Pagliuca. A disp. Lupinetti, Cialini, Quitadamo, Miani, Sparvoli, Onesti. All. Donatelli.

Arbitro: Vittorio Di Gioia di Nola Reti: 31' p.t. Miani (rig.), 36' p.t. Colella, 5' s.t. Genchi, 45' s.t. Pagliuca. 

Note: ammoniti: Ibojo, Mandorino, Pagliuca, Colella, Ricci, Forlano. Espulsi: 46' s.t. Pagliuca (doppia ammonizione), 48' s.t. Mandorino e Ricci (rosso diretto). 

Torniamo da Termoli con un prezioso punto conquistato in extremis, che fa più morale che classifica. Resto dell'idea che il cambio in panchina doveva avvenire con qualche domenica di anticipo ma abbiamo perso utile tempo a parlare di cose inutili e personali o dei guai delle altre società che falsano il campionato. Quello che conta è risalire al più presto la classifica e rinforzare adeguatamente l'organico. Da quello che ho visto in queste due partite la squadra appare disposta in modo ottimale in campo anche se sono da eliminare alcune incertezze difensive e resta ancora insoluto il problema dei troppi cartellini gialli e rossi che puntualmente ci propinano i direttori di gara. Di buono c'è che siamo tornati a realizzare goals e a recuperare il risultato segno che si vede già la mano di mister Donatelli. Sarà necessario dare continuità a questo risultato e conquistare il maggior numero di punti da qui alla fine del girone di andata. L'ideale sarebbe girare a 17-18 ma per arrivare ad una simile quota dobbiamo compiere qualche impresa sia in casa che in trasferta.

sabato 16 novembre 2013

L'AVVERSARIO DI TURNO: TERMOLI

Sarà molto dura fare risultato a Termoli contro una delle squadre più attrezzate del girone. La coppia d'attacco Miani Simone e Genchi è una delle più forti dell'intera serie D e da qualche domenica segna anche il fuoriquota Santoro. A centrocampo i giallorossi possono schierare Mandorino, Testa, Troiano e De Tommaso che sono un lusso per la categoria. In difesa giocano con tre centrali che possono essere Ibojo ex Sansepolcro, Calabrese e La Rosa e in alternativa Fusaro ex Trivento. I fuoriquota sono il portiere Patania (94), gli esterni difensivi Viteritti (94) e Di Mercurio (93) e come quarto fuoriquota l'attaccante Santoro (95) o il difensore D'Alessio sempre del (95). 

domenica 10 novembre 2013

2013/14 - 11ª GIORNATA – RENATO CURI ANGOLANA-CELANO 0-0

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
DOPO L'UNDICESIMA GIORNATA

11ª GIORNATA – RENATO CURI ANGOLANA-CELANO 0-0 Città S.Angelo 10/11/2013 

RENATO CURI ANGOLANA - F. Angelozzi, Ricci, Cancelli, Di Camillo, Di Francia, Farindolini, Carpegna, Onesti, Colella, Vespa (44' s.t. Bongermino), Pagliuca. A disp. Lupinetti, Mendoza Zuccotti, Cialini, Scordella, Forlano, Spadaccini, Fedele, Sanci. All. Donatelli.  

CELANO - Bartoletti, Colantoni, Bordi, Marfia, Rea, Fuschi, Lancia (35' s.t. Dema), Granaiola, Aquaro, Mercogliano (28' s.t. Salatiello), Valdes (10' s.t. Calabrese). A disp. Polidoro, Villa, Semplice, Castellani, Vendembia, Marchetti. All. Morgante.  

Arbitro: Salvatore Marco Di Benedetto di Barletta.  

Note: spettatori 250 circa con piccola rappresentanza ospite. Angoli 2-2. Ammoniti: Onesti, Pagliuca, Farindolini, Di Francia. Recupero: 4' s.t. 

Non è stata una grande partita in cui ha prevalso in entrambe le squadre la paura di perdere. Il pareggio è il risultato più giusto. Si possono apprezzare dei miglioramenti sul piano della disposizione in campo anche se deve essere ulteriormente registrata. Il problema più grande rimane come andare alla conclusione e l'estrema lentezza nell'impostare il gioco. C'è da rimarcare però che i rinforzi Onesti e Colella sono impiegati solo da tre partite e non hanno ancora una condizione atletica ottimale. Il compito per Donatelli è quasi da missione impossibile anche se potrà giovarsi di qualche ulteriore rinforzo che arriverà nel mercato di riparazione. In alcuni ruoli come l'esterno difensivo destro siamo carenti e Ricci appare un ripiego in quanto non ha il passo che richiede questo ruolo e gli altri giocatori impiegabili in questa posizione non danno le necessarie garanzie tecniche. Credo inoltre che dobbiamo assolutamente trovare un valido portiere fuoriquota per recuperare un uomo esperto tra centrocampo e difesa. Spero che al più presto torni in mediana Di Camillo per avere più fisicità ed esperienza a centrocampo. Sono curioso di vedere in campo Mendoza che mi auguro apporti una maggiore grinta e determinazione nel reparto arretrato. 

PRECISAZIONI

Al fine di evitare ulteriori equivoci ribadisco alcune posizioni personali:
1) Al sottoscritto interessa solo quello che avviene sul rettangolo di gioco e non entro minimamente nelle questioni finanziarie della società. I dirigenti hanno dato le loro garanzie per la copertura economica e questo mi fare stare abbastanza tranquillo.
2) Ho chiesto solo il cambio della guida tecnica per i risultati e non per altro e mi dissocio da chi ha insultato mister Miani che è persona educata e rispettabile.
3) Non entro nel merito della questione del taglio di Marotta e De Matteis, deciso dalla società che ha l'eclusivo diritto di prendere simili provvedimenti. Auguro ad entrambi i nostri ex giocatori le migliori fortune per le loro rispettive carriere.
4) Nell'estate scorsa quando si parlava dei tre punti di penalizzazione per intemperanze di alcuni pseudo-tifosi, ho detto che la società doveva chiedere il Daspo per queste persone, senza riferirmi ad una persona in particolare. Tale persona sta di nuovo sbagliando con chi prendersela cosa che cretinamente e abitualmente fa. Non è stato mai un mio amico e ne tantomeno lo considero in quanto non ne ho la benchè minima stima. Credo di essere stato chiaro. 
5) Non mi aggiungo a quelli che stanno, sempre e comunque, contestando l'operato della società o di Giammarino a cui cui verbalmente ho esposto il mio pensiero a riguardo dell'attuale condizione di classifica e tecnica. Spetta alla società e a Giammarino mettere riparo agli errori che hanno commesso che loro stessi hanno onestamente riconosciuto.
6) Auguro un proficuo lavoro a mister Donatelli che possa in tempi rapidi riassettare la squadra ottenendo i risultati che ci aspettiamo e che possa condurci alla salvezza. 

sabato 9 novembre 2013

L'AVVERSARIO DI TURNO: CELANO

Il Celano degli ex Fuschi e Aquaro è una compagine che si è rinforzata adeguatamente in questo campionato e sarà molto dura battere. In porta hanno ripreso, dopo qualche stagione, l'esperto Bartoletti che è una garanzia in serie D. La difesa da destra a sinistra è quasi sempre formata dal  '94 Colantoni ex Pescara, i centrali sono Fuschi e il '93 Rea, e Bordi. A centrocampo giostrano a destra il '95 Mercogliano, autore già di due reti, i mediani centrali sono i capitano e regista Marfia e Granaiola, a sinistra il '94 Lancia mentre le due punte sono Aquaro e Valdes con la valida alternativa del '93 Dema. Per noi sarà la partita della rivincita contro la squadra che ci ha condannato alla retrocessione ai play-out. Dobbiamo vincere a tutti i costi e il nuovo mister Donatelli dovrà tirare il meglio dall'attuale organico nonostante le assenze di Isotti e Sparvoli per squalifica e di Natalini per infortunio. Da quello che ho visto in allenamento il probabile schieramento sarà un 4-4-1-1 con Vespa che agirà alle spalle dell'unica punta che dovrebbe essere Colella. L'infortunio di Natalini però complica e non poco i piani del mister che nel ruolo di esterno difensivo destro dovrà schierare un fuoriquota Ricci o Quitadamo mentre i centrali dovrebbero essere Di Francia e Di Camillo a meno che non decida di far esordire Mendoza che ha regolarizzato il proprio tesseramento, riportando Di Camillo a centrocampo. A sinistra sarà confermato con molta probabilità Cancelli. Per il centrocampo non ci dovrebbero essere della partita: a destra  Pagliuca, mediani centrali  Onesti e Farindolini o Di Camillo, e a sinistra uno tra Carpegna e Spadaccini. In questo ultimo ruolo potrà essere anche schierato anche Cancelli il cui posto in difesa verrebbe preso da Cialini. Non escluso che possa essere schierato anche Bongermino al posto di una delle due punte nel caso che in porta non giochi Lupinetti come nelle ultime due partite interne. 

martedì 5 novembre 2013

Tutti gli allenatori dell'Angolana in serie D


Di Santo Enrico

Il primo allenatore dell'Angolana in serie D fu il confermato Enrico Di Santo che aveva brillantemente condotto ai nerazzurri alla vittoria del campionato nella stagione precedente. La mancanza di gioco e di risultati nella nuova categoria furono però fatali al tecnico che venne esonerato dopo solo nove partite. Sotto la sua guida tecnica l'Angolana conquistò  3 vittorie, 1 pareggio e ben 5 sconfitte, con le attuali regole (3 punti in caso di vittoria, 1 per il pareggio e 0 per la sconfitta) fruttavano 10 punti su 9 giornate in panchina con una media punti di 1,11.
Soffrido Luigi


A sostituire Di Santo fu chiamato l'esperto allenatore di categoria superiore Soffrido ex Derthona, Trapani e Lecce. Gradualmente integrò nella rosa i nuovi giocatori arrivati con il mercato di riparazione. Petroni, che era stato l'acquisto di maggior caratura tecnica, deluse le aspettative e fu tagliato dopo solo sei partite. Rimasto senza un centravanti di ruolo, Soffrido spostò in avanti il difensore Versolato e questi segnò i goals che furono preziosi per la conquista di importanti vittorie. Con l'attuale regola dei tre punti a vittoria l'Angolana conquistò ben 30 punti nel girone di ritorno che sommati ai miseri 14 punti del girone di andata garantirono la meritata salvezza. In 25 partite conseguì i seguenti risultati: 9 vittorie, 7 pareggi e 9 sconfitte e ben 34 punti, per una media punti di 1,36.
Masoni Farnese

Nel 1970-71 Leonardo Petruzzi ad inizio campionato affidò la squadra a Farnese Masoni. Il presidente non soddisfatto del lavoro svolto dal trainer lo esonerò dopo la prima partita. Masoni tornò di nuovo sulla panchina dell'Angolana nel 1976/77 ma non riuscì a salvarla e fu sostituito in alcune partite in panchina da Peppino Romanelli. In due campionati Masoni siede complessivamente per 35 volte sulla panchina angolana con sole 4 vittorie, 17 pareggi e 14 sconfitte con 29 punti conquistati e una media punti di 0,83.
Patricelli Vitaliano

Vitaliano Patricelli sostituì l'esonerato Masoni e alla prima esperienza in panchina in serie D centrò un brillante terzo posto guidando con sagacia un Angolana rinnovata e ringiovanita per 7/11. Tornò sulla panchina nerazzurra nel 1974/75 con un onorevole quarto posto e venne confermato anche nel 1975/76 ottenendo il settimo posto in classifica. In tre campionati sulla panchina nerazzurra conquista il primato tra i nostri trainer con 101 partite complessive in cui coglie 32 vittorie, 50 pareggi e 19 sconfitte per un totale di 146 punti con una media punti di 1,44.
Tontodonati Mario

Nel 1971/72 fu ingaggiato dal nuovo presidente Ruggieri l'esperto allenatore Mario Tontodonati. Non legò molto bene con i giocatori e dopo solo nove giornate di campionato fu esonerato dopo la pesante sconfitta di Manduria per 5-1. Le vittorie furono 2, i pareggi 4 e le sconfitte 3, per 10 punti e con la media punti di 1,11.

         Clozza Giuseppe - Patriarca Demetrio

Il duo Clozza-Patriarca subentrò a Tontodonati e condusse brillantemente l'Angolana alla salvezza valorizzando alcuni giovani che non erano stati presi in considerazione dal predecessore. Furono confermati anche nel 1972/73 e nel 1973/74 e in questo periodo l'Angolana ottenne alcuni risultati di prestigio come nel 1971/72 la vittoria contro la corazzata Lanciano nella 22ª giornata per 1-0 che estromise di fatto i frentani dalla promozione, nel 1972/73 il clamoroso pareggio imposto al Pescara all'Adriatico per 1-1 alla 7ª giornata di andata, (fu l'unico punto perso in casa dal Pescara in tutto il campionato), la vittoria in casa contro l'Aquila nel 1973-74 alla 25ª giornata per 1-0. Con 93 presenze sulla panchina dell'Angolana sono al secondo posto dietro Patricelli. I loro risultati: 24 vittorie, 38 pareggi e 31 sconfitte, con 110 punti conquistati in tre campionati e una media punti di 1,18.
Ortega Hector Alberto

Nel 1998/99 l'argentino Alberto Ortega viene chiamato da Nicola Petruzzi a dirigere la nascente Renato Curi Angolana appena ripescata in serie D. Il vulcanico mister fa giocare la squadra abbastanza bene ma non soddisfa a pieno il presidente che lo esonera a cinque giornate dal termine. L'avventura di Ortega a Città S.Angelo si conclude quindi dopo 29 partite in cui raccoglie 12 vittorie, 4 pareggi e 11 sconfitte, per un totale di 46 punti con una media punti di 1,58.
Righetti Ubaldo

Nel 1999/2000 Ubaldo Righetti guidò la Renato Curi quasi in C 2 restando in vetta alla classifica per 31 giornate su 34. L'inopinata sconfitta a Tolentino determinò il sorpasso in classifica del San Marino che vinse il campionato. Attualmente Righetti commenta le partite dell'Under 21 alla RAI. Nello sfortunato campionato 1999-2000 perso nelle ultime tre giornate di campionato, con ben 65 punti che è ancora il miglior risultato di sempre della nostra società in serie D, in 34 partite Righetti conquistò 18 vittorie, 11 pareggi e 5 sconfitte con la media punti più alta tra i nostri allenatori di 1,91.
Di Sante Piero

Piero Di Sante ha l'ingrato compito di sostituire Righetti nel 2000/2001. Ha a disposizione un organico molto rinnovato e anche di buon livello ma dopo il confortante pareggio nella prima giornata contro la Sambenedettese, i risultati sono sempre via via più deludenti e l'esonero avviene dopo solo 6 partite. Complessivamente siede sulla nostra panchina per 11 partite in due campionati (1998-99 nel finale di campionato quando subentra ad Ortega e nelle prime sei giornate del 2000-2001) in cui ottiene complessivamente 10 punti, frutto di 2 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte, per una media punti di 0,90.
Vassallo Salvatore

Il siciliano Vassallo sostituisce Di Sante e contemporaneamente sostituisce alcuni giocatori con altri di sua fiducia. I giocatori voluti da Vassallo deludono quasi tutti eccetto Lo Piccolo, Musicò, Averani e Riganò e la squadra precipita sempre più giù in classifica. Salvatore di nome ma non di fatto, Vassallo viene esonerato alla 18ª giornata dopo ben quattro sconfitte consecutive. Un esonero che si rivela tardivo e che non fa risollevare il morale della squadra. Resiste sulla nostra panchina solo 12 partite con solo 9 punti conquistati, 2 sole vittorie (in entrambe era sostituito da D'Arcangelo), 3 pareggi e 7 sconfitte con una delle peggiori medie punti di 0,75.
Nobili Bruno

Bruno Nobili ebbe l'ingrato compito di cercare di salvare la derelitta Renato Curi Angolana dopo le fallimentari gestioni Di Sante e Vassallo. Non potè usufruire di rinforzi perchè il mercato era chiuso. Ottenne qualche buona vittoria e qualche pareggio che però si rivelarono insufficienti a riportare in acque tranquille la nostra squadra che rimase impelagata nelle ultime posizioni fino all'ultima giornata. Il suo score fu di 4 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte in 16 partite per una media punti di 1,12.
Piccioni Attilio

Attilio Piccioni riporta l'Angolana in serie D nel 2004/2005. Viene riconfermato anche nel campionato successivo. Coraggiosamente manda in campo due ragazzini del 1988 Creati e Fasciani, sin dalle prime giornate quando è obbligatorio un solo 1987. I risultati sono altalenanti e a seguito di infortuni dei giocatori più esperti come Cavicchia e Rachini dopo le prime giornate si trova paradossalmente in emergenza nonostante l'organico fosse ritenuto di assoluto valore. Nonostante la squadra si trovi al quinto posto malgrado tutte le difficoltà incontrate, Piccioni viene esonerato dopo la sconfitta di Celano. A fine campionati i numeri danno ancora ragione a Piccioni: dei tre allenatori che si sono alternati sulla panchina nerazzurra è quello con la media punti più alta. Valeva la pena esonerarlo? Una domanda a cui non ho mai trovato risposta. Al momento dell'esonero dopo 11 giornate mister Piccioni aveva conquistato 17 punti con 5 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte, per una media punti di 1,54.
Donati Ettore

Ettore Donati sostituisce Piccioni dopo undici giornate voluto da alcuni dirigenti che pensano così di poter arrivare ancora ai primi posti in classifica. Sarà solo un illusione. La squadra sotto la guida del tecnico toscano va sempre peggio fino alla sconfitta in casa per 1-3 contro la Sangiustese. I tifosi contestano duramente l'operato del nuovo allenatore e la società provvede al secondo e più che scontato esonero. Fu uno dei tanti pessimi investimenti dell'era De Cecco: il suo deleterio apporto fu di soli 16 punti in 13 partite (4 vinte, 4 pareggiate e 5 perse) con una bassa media punti di 1,23 considerando il valore dell'organico a disposizione del tecnico toscano.
Norscia Gianfranco

Norscia guida l'Angolana nelle ultime dieci giornate di campionato ottenendo solo tre vittorie contro Celano, Grottammare e Pergolese, due pareggi e ben cinque sconfitte di cui due casalinghe contro Cagliese e Penne. Nonostante questi modestissimi risultati la squadra si "salva" e Norscia viene riconfermato anche per la stagione successiva. Nelle prime giornate del 2006/2007 la fortuna sembra assistere il tecnico che porta la squadra al primo posto in classifica anche per la vittoria a tavolino per 0-3 di Tolentino. La squadra in casa vince anche con qualche difficoltà ma viene puntualmente sconfitta in trasferta e questo preoccupa non poco i tifosi che cominciano a spazientirsi. A Centobuchi dopo l'ennesima sconfitta e la pessima prova dei nerazzurri, Norscia risponde alle contestazioni di alcuni tifosi. Da questo momento non ci sarà più nessun minimo feeling con la tifoseria e la contestazione sarà ancora più dura la domenica successiva dopo la sconfitta interna contro il Real Montecchio. A questo punto l'esonero è inevitabile. Nonostante questo pessimo precedente la società nel 2009-2010 richiama Norscia voluto da Adolfo De Cecco. I risultati scadenti (una vittoria, un pareggio e cinque sconfitte) delle prime sette giornate scatenano di nuovo la pesantissima contestazione dei tifosi che ne chiedono di nuovo l'esonero che puntualmente arriva. I suoi numeri sono: 30 presenze in panchina e 36 punti conquistati in tre campionati (2005-2006, 2006-2007 e 2009-2010) con 10 vittorie di cui una conquistata a tavolino, 6 pareggi e 14 sconfitte per una media punti di 1,2 se consideriamo anche i punti che furono assegnati a tavolino ma la sua media punti reale è di solo 1,1 (33 punti in 30 partite).
Gentilini Augusto

Augusto Gentilini sostituisce Norscia dopo tredici partite e gradualmente risolleva la squadra centrando a fine campionato i play-off nonostante l'infortunio di Parmigiani e il caso Rossi Finarelli che privano la squadra di punte di esperienza. Gentilini schiera di punta i fuoriquota del 1988 Aloe e Miani  e riesce ad ottenere dei buoni risultati nonostante l'organico ridotto al minimo. Ai play-off non abbiamo fortuna e veniamo eliminati dal Fano nonostante l'ottima prova dei nerazzurri. Viene confermato anche nel 2007-2008 e purtroppo non centriamo la promozione che svanisce proprio nell'ultima giornata e  poi veniamo anche eliminati  nei play-off. La mancata promozione grida ancora vendetta ma credo che con acquisti più oculati da parte della società mister Gentilini avrebbe centrato agevolmente l'obiettivo. 55 sono le sue presenze in panchina (non ho considerato le partite dei play-off ) in cui conquista 94 punti (26 vinte, 16 pareggiate e 13 perse) con la terza migliore media punti di 1,71.
Vivarini Vincenzo

Per Vivarini vale più o meno la stessa valutazione espressa su Gentilini. E' difficile valutare i suoi demeriti e/o quelli della società. Sulla carta aveva a diposizione una corazzata ma sul campo erano evidenti le lacune che palesavano i nerazzurri anche con le squadre di bassa classifica. Sballatissimo fu anche il mercato di riparazione quando invece di tagliare elementi talentuosi ma svogliati come Giandomenico e Farrugia su tutti, vennero tagliati invece Galluzzo, Zarini e Avolio. La ciliegina sulla torta fu il taglio dell'ottimo Puglia fino a quel momento uno dei migliori in campo. La squadra si stacca presto dal vertice e mister Vivarini viene esonerato dopo la sconfitta ai rigori in Coppa Italia contro il Sapri. Vince il campionato con il Chieti nella stagione successiva. In  nerazzuro conquista 45 punti in 27 partite (11 vinte, 12 pareggiate e 4 perse) per una buona media di 1,63, che però è da ritenere bassa considerando l'organico che aveva a disposizione ma che tuttavia a mio giudizio era stato mal gestito sia in campagna acquisti che nel mercato di riparazione da parte della società in cui alcuni giocatori (Giandomenico e Farrugia su tutti dovevano essere tagliati in quanto erano stati deludenti e svogliati e al loro posto si doveva prendere una punta che apriva gli spazi al bomber Pazzi uno come ad esempio Taribello, come doveva essere tenuto Puglia che era stato uno dei miglior centrocampisti di tutto il girone e al posto del deludente cavallo di ritorno Luca Cichella doveva essere ingaggiato Vitone che si adattava a meraviglia nel gioco di mister Vivarini.) 
Bordoni Paolo

Paolo Bordoni sostituisce Vivarini nelle ultime giornate nel fallimentare campionato 2008-2009. Può contare solo su una ristretta rosa di giocatori di esperienza in quanto la società ha rispedito a casa la maggior parte di quelli che avevano maggiormente deluso. Manda in campo parecchi ragazzi della juniores ma non riesce a centrare i play-off. La sua media punti è bassissima solo 0,86 ma non si poteva chiedere di più al mister in quanto schierava solo ragazzini nei ruoli chiave dopo i tardivi tagli operati dalla società nelle ultime giornate di campionato. Conquista solo 2 vittorie e ben 5 sono le sconfitte nelle ultime 7 giornate di campionato in cui conquistiamo solo 6 punti che non saranno sufficienti a rimanere nei play-off. 
Marcangeli Roberto

Marcangeli subentra a Norscia e inizialmente riporta il sereno conseguendo alcune vittorie consecutive e risollevando i nerazzurri che si allontanano dalla zona play-out. Dopo il mercato di riparazione l'organico viene notevolmente indebolito con i tagli di Cossu e Aquaro. La squadra precipita di nuovo nella melma dei play-out e dopo la sconfitta in casa con il Centobuchi anche Marcangeli viene esonerato. Conquista 21 punti in 20 partite (5 vinte, 6 pareggiate, 9 perse), per una media punti molto bassa di 1,05.
Amaolo Daniele
Il nome di Amaolo evocava i peggiori incubi nei tifosi nerazzurri. Per ben due volte siedeva sulla panchina della squadra che ci ha negato la C 2: nel 1999-2000 era su quella del Tolentino che ci sconfisse per 2-1 e nel 2007-2008 era su quella della Maceratese che ci impose il pareggio per 0-0 nell'ultima giornata che segnò il sorpasso in classifica da parte della Sangiustese. Fu chiamato dalla nostra società a compiere l'ennesima salvezza miracolosa e da buon esperto in materia riuscì nell'impresa ritenuta da tutti quasi impossibile. Non venne confermato nella stagione successiva ma i deludentissimi risultati della gestione Cipriani indussero i nostri dirigenti a richiamarlo d'urgenza sulla nostra panchina e a fine campionato centriamo un ottimo sesto posto. Come mai quando troviamo un allenatore così bravo non viene mai confermato? Sbagliare è umano. Perseverare..? I numeri di mister Amaolo sulla panchina nerazzurra parlano chiaro: ben 71 punti in 41 partite (21 vinte, 8 pareggiate e 12 perse) con l'ottima media punti di 1,73 che lo pone al secondo posto tra i migliori allenatori nerazurri.
Cipriani Antonio

Per sole tre partite in più non batte il record di Masoni della permanenza più breve sulla panchina angolana. Dura infatti solo quattro giornate in cui raccoglie tre sconfitte e una sola vittoria. L'unico lampo della gestione Cipriani è la vittoria nel Torneo Acciavatti dopo numerosi anni di infruttuosa partecipazione. In sole 4 partite raccoglie soli 3 punti (1 vittoria e 3 sconfitte) di conseguenza la media è di solo 0,75 che è una delle più basse.
Montani Fabio
Montani ha raccolto la miseria di soli 17 punti in 20 partite: ci può stare di perdere diverse partite a causa di un organico inadeguato per l'ostico girone F di questo campionato in cui ci sono diverse corazzate ma non ci sta assolutamente di dichiarare che l'organico da ampie garanzie e che col gioco proposto arriveranno (ma quando?) anche i punti per la salvezza. Ci si è nascosti dietro il bel gioco praticato peccato che nel calcio contano i punti. Il modulo proposto dal mister è un disastro: le ali non rientrano a sufficienza a centrocampo che sconta tra l'altro la carenza di interditori (solo Forlano possiede queste caratteristiche ma è stato inspiegabilmente, sistematicamente e inopportunamente sempre sostituito) e in certi momenti di gioco si apre una voragine nella zona nevralgica del campo in cui si infilano a meraviglia con e senza palla i centrocampisti avversari che comodamente riforniscono di assist al bacio i propri attaccanti che vanno in goal con disarmante facilità. Il calcio quello vero è tutta un' altra cosa. Si può anche retrocedere con dignità ma scadere nel ridicolo no! I numeri parlano chiaro 17 punti in 20 partite garantiscono una delle medie punti (0,85) più basse di sempre tra gli allenatori transitati dal 1969/70 fino ad oggi sulla panchina della nostra amata squadra. Se si vuole essere pignoli, Masoni, Vassallo, Cipriani, hanno fatto anche peggio ma la loro permanenza sulla nostra panchina è stata di gran lunga inferiore, Montani è durato anche troppo per i gusti del pubblico angolano che per tradizione ormai quarantennale è sempre stato competente e corretto come pochi. Tornando ai numeri che impietosamente condannano al precoce oblio l'operato di mister Montani, deludente sia dal punto di vista del gioco proposto che da quello più importante dei risultati: 4 vittorie, 5 pareggi e ben 11 sconfitte, media punti di 0,85, sono il deprimente score, ma il risultato peggiore sono le cinque sconfitte consecutive che non si erano mai verificate nella storia dell'Angolana: la testardaggine di mister Montani di non rinnegare il proprio "credo" calcistico e quella di parte della società sono state premiate con questo record negativo.
Miani Luciano
I suoi risultati sono una salvezza ai play-out, una retrocessione ai play-out ed in questo campionato dieci deludenti partite senza una vittoria. Nella storia dell'Angolana in serie D nessun allenatore ha collezionato una striscia di ben 17 partite ufficiali, Coppa Italia compresa, senza ottenere almeno una vittoria. Il gioco proposto dal trainer è stato solo di rado soddisfacente e ha perso sovente con 3 o più goals di scarto. La nostra squadra ha sempre stentato specialmente in casa, non riuscendo mai a vincere gli scontri diretti in chiave salvezza diretta. In tutto tre campionati ha diretto i nerazzurri per 61 partite con 16 vittorie, 20 pareggi e 25 sconfitte per una media punti di 1,11.

lunedì 4 novembre 2013

COMUNICATO STAMPA : LA RENATO CURI ANGOLANA ANNUNCIA IL CAMBIO DELLA GUIDA TECNICA


                                                         

04-11-2013 20:22 - SERIE D

La Renato Curi Angolana annuncia il cambio della guida tecnica della prima squadra da Luciano Miani a Giuseppe Donatelli. La società e il tecnico Miani di comune accordo visto il perdurare dei risultati negativi hanno deciso per il bene della Renato Curi Angolana di dare una scossa col cambio della guida tecnica. Il tecnico Luciano Miani da uomo di società tornerà a ricoprire il ruolo di responsabile unico del settore giovanile e scuola calcio della Renato Curi Angolana Caldora per portare avanti il progetto giovani che la società del patron Bankowsky gli aveva chiesto e affidato al suo arrivo. Il futuro della società sarà sempre improntato sui giovani per dare seguito al lavoro iniziato dal tecnico Miani con l´inserimento dei propri giovani in prima squadra.

http://www.renatocuriangolana.it

domenica 3 novembre 2013

2013/14 - 10ª GIORNATA – FANO-RENATO CURI ANGOLANA 2-0

   IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
  DOPO LA DECIMA GIORNATA
10ª GIORNATA – FANO-RENATO CURI ANGOLANA 2-0 Fano 3/11/2013 

FANO - Ginestra, Clemente, Cesaroni, Sassaroli, Torta, Nodari, Bracci (43' s.t. Fabbri), Provenzano (48' s.t. Favo), Stefanelli, Antonioni, Cicino (48' s.t. Farabosco). A disp. Marcantognini, Carloni, Fatica, Angelelli, Filippone, Vitali. All. Omiccioli.

RENATO CURI ANGOLANA - F. Angelozzi, Ricci, Cancelli, Farindolini, Di Francia, Cialini, Isotti (43' s.t. Pagliuca), Forlano (10' s.t. Sparvoli), Colella, Onesti, Carpegna. A disp. Lupinetti, Quitadamo, Scordella, Miani, Fedele, Spadaccini, Bongermino. All. L. Miani.

Arbitro: Domenico Palermo di Bari.

Reti: 2' s.t. Antonioni (rig.) 21' s.t. Cicino. 

Note: ammoniti: Sassaroli, Provenzano, Cialini, Onesti, Ricci, Carpegna, Sparvoli. Espulso: 46' s.t. Isotti (dalla panchina). Recupero: 1´ p.t. e 5´ s.t. 

 "Continuiamo a seguitare...". Quando non riusciva a trovare una soluzione, Tonino Giansante "lu sogne" ricorreva a questa sua frase diventata negli anni un cult a Città S.Angelo. Seguitiamo a perdere e continuiamo a giocare da cani. Va tutto bene? I tifosi hanno detto chiaramente di no e i dirigenti tergiversano ancora senza prendere le decisioni, sia per riassettare l'organico che per dotarlo di una guida tecnica adeguata per tentare la salvezza anche se diventa sempre più difficile fare punti perchè abbiamo già incontrato quasi tutte le squadre abbordabili e non abbiamo sfruttato a pieno le partite casalinghe. Ogni domenica perdiamo e subiamo espulsioni (siamo già a quota 6 in 10 giornate e nelle ultime 5 domeniche ne abbiamo collezionate 5 consecutive: Vespa due volte (Maceratese e Giulianova), Forlano (Isernia), Di Camillo (Fermana) e oggi Isotti (Fano). Stiamo battendo tutti i record negativi e tra poco ci prenderanno in considerazione per "L'allenatore nel pallone 3". Nemmeno Canà ha fatto più fesserie. Siamo diventati ridicoli ed è ora di finirla con le "chicocce". C'è volontà di salvarsi o no? Abbiamo preso il secondo goal da Cicino che oggi sembrava imprendibile per i nostri difensori. Se non ricordo male nel 2006/07 fu tagliato dai nostri lungimiranti dirigenti. Complimenti! 

sabato 2 novembre 2013

L'AVVERSARIO DI TURNO: FANO

A Fano abbiamo raccolto pochi punti e in ben tre occasioni abbiamo perso: nel 1999/2000 per 2-1 con doppietta di Martini per il Fano e Biancolino per i nostri, nel 2005/06 per 3-2 per i granata doppietta di Marolda e rete decisiva di Medri mentre per i nerazzurri segnarono Cavicchia e De Amicis, nel 2006/07 per 2-1 nei play-off (Mariotti e Sabatini e temporaneo pareggio di Costa). Il pareggio è stato ottenuto nel campionato 2006/07 per 1-1 (reti di Puglia e Rossi Finarelli) e l'unica vittoria per 0-2 è arrivata nel 2008/09 con le reti di Zaniratto e Pazzi. Arriviamo a questa sfida in formazione rimaneggiata in difesa per le squalifiche di Di Camillo e Natalini che costringerà il tecnico a varare un pacchetto arretrato inedito con l'esordio stagionale dei fuoriquota Cialini e/o Manuel Miani che sono gli unici che possono essere schierati nel ruolo di difensore centrale dopo il taglio di Marotta. Il Fano finora ha deluso ma è sempre squadra che può schierare diversi giocatori di categoria come i difensori Torta, Zanetti (ex Pescara) e Nodari, i centrocampisti Lunardini, Provenzano, Fatica e in avanti l'ex Cicino e il bomber Stefanelli. Quest'ultimo è l'uomo più pericoloso e negli ultimi campionati è stato uno dei cannonieri più prolifici del girone. Sono curioso di vedere come Miani schiererà la squadra e spero tanto che una volta tanto riesca ad indovinare le giuste mosse. E' fondamentale fare risultato a Fano per non perdere ulteriore terreno dalla zona play-out.