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lunedì 16 dicembre 2013

2013/14 - 16ª GIORNATA - RENATO CURI ANGOLANA-VIS PESARO 2-3

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
DOPO LA SEDICESIMA GIORNATA

16ª GIORNATA - RENATO CURI ANGOLANA-VIS PESARO 2-3 Città S.Angelo 15/12/2013 

RENATO CURI ANGOLANA - Lupinetti, Natalini, Cancelli, Farindolini, Mendoza Zuccotti, Di Camillo, Lib Alizadeh (9' s.t. Di Domizio, 42' s.t. Cialini), Francia, Isotti, Vespa, Pagliuca. A disp. F. Angelozzi, Cialini, Scordella, D'Anteo, Melone, Di Domizio, Sanci, Della Sciucca, Colella. All. Bordoni (Donatelli squalificato). 

VIS PESARO - Foiera, E. Dominici, G. Dominici, Bianchi, Cusaro, Pangrazi, Costantino, Torelli, Chicco (23' s.t. Di Carlo), Ridolfi (40' s.t. Pieri), Bugaro. A disp. Osso, Bartolucci, Tonucci, Omiccioli, Costantini, Rossoni, Di Carlo, Pieri, Tonici. All. Cecchini (Magi squalificato).

Arbitro: Luigi Ragonesi di Perugia.

Reti: 17' p.t. e 25' p.t. Costantino, 21' p.t. Chicco, 44' p.t. Francia (rig.) 35' s.t. Francia (rig.). 

 Note: spettatori 150 circa con una decina di ospiti. Recupero: 1' p.t. e 4' s.t. corner 3-1. Ammoniti: Vespa, Di Camillo, Torelli, Pangrazi, E. Dominici, Cancelli, Di Carlo. Espulso: 39' s.t. Di Camillo (doppia ammonizione). 

Passano inesorabili le giornate di campionato e continuiamo a perdere. Siamo arrivati a 21 partite consecutive senza vincere e tra poco cominceremo a contare anche da quante giornate non si pareggia. In soli 8 minuti siamo riusciti a beccare ben tre goal: non mi venissero a dire che Chicco e Costantino sono uomini da 30-40 mila euro a stagione altrimenti mi rotolo per terra dalle risate. Siamo riusciti a perdere contro una Vis Pesaro che era abbastanza imbarazzante in difesa ma la nostra è riuscita a fare di peggio e questo giustifica ampiamente il 2-3 finale. Da salvare solo l'impegno sterile profuso nel finale di partita ma le enormi carenze tecniche sono ancora alla base degli insuccessi domenicali dei nostri "beniamini". Niente di nuovo sul fronte degli arrivi mentre tiene ancora banco l'ulteriore ridimensionamento dell'attuale e inadeguato organico. A questo punto considerando il momento di profonda crisi generale che coinvolge quasi tutte le squadre di serie D tranne alcune piazze importanti che possono coprire gli ingaggi dei giocatori quasi interamente solo con gli incassi, non sarebbe meglio capovolgere la regola dei fuoriquota imponendo alle società di D di schierare ben 7 giocatori 1 del '93, 2 del '94, 2 del '95 e 2 del '96 nel prossimo campionato? In questo modo si consente alle società di riprendere ossigeno dal punto di vista finanziario e livellarle tra di loro dal punto di vista tecnico e finanziario, rendendo così più interessante il campionato che mai come quest'anno risulta falsato. Si potrà evitare anche che molte società pur salve sul campo rischiano poi di non potersi iscriversi alla serie D nel prossimo campionato. Credo che sia una proposta abbastanza ragionevole in quanto tante società prendono giocatori esperti e poi devono tagliarli perchè non riescono a pagare le loro spettanze. Che senso ha proseguire in questo modo anomalo di concepire il calcio quando da anni inutilmente si predica bene e si razzola male sul potenziamento del settore giovanile per abbattere i costi di gestione delle società dilettanti e professionistiche? Se c'è la crisi bisogna fare di necessità virtù.

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