RENATO CURI ANGOLANA - Agresta, Ricci, Balzano, Di Camillo, Mottola, Cinquino, Lalli, Cipressi, Petre (18’ s.t. Bordoni), La Selva, Farindolini (27’ s.t. Galasso). A disposizione: Palena, Remigio, Vedilei, Sichetti, Cialini. All. Paolo Savini
CUPELLO - Marconato, Antenucci, D’Alessandro (21’ s.t. Marchioli), D’Adamo (20’ p.t Berardi), Martelli, Benedetti, Fiore (29’ s.t Di Siro), Quintiliani, Maio, Avantaggiato, Monachetti. A disposizione: Tascione, Cardone, Del Bonifro, D’Antonio. All. Giuseppe Di Francesco
Arbitro: Stefano Giampietro (Pescara). Assistenti: Stefano Papa (Chieti); Massimo Frati (Pescara)
Reti: 14’ p.t. Avantaggiato; 28’s.t. Farindolini; 45’ s.t. Maio.
Ammoniti: Martelli e Quintiliani.
L'Angolana sbaglia tutto quello che c'è da sbagliare: tante occasioni da rete, un rigore con capitan Di Camillo che colpisce il palo, colpisce un altro palo con Lalli da pochi passi e una traversa con Petre ed alla fine il Cupello con soli due tiri in porta vince dopo aver subito il gioco dei nerazzurri per tutta la partita. Nel secondo tempo c'è stata molta confusione a cominciare anche dalle sostituzioni operate da mister Savini che, togliendo Petre, ha consentito ai difensori avversari di dedicarsi con più attenzione a Lalli che fino a quel momento era stato il più pericoloso del nostro attacco. Qualcosa pare si sia inceppato nelle ultime partite e non vorrei che manchiamo di nuovo i play-off per pochissimo che successe nello scorso campionato. Domenica prossima ci toccherà tentare l'impresa sul campo della capolista per non vedere sfumare questo ultimo e minimo obbiettivo.