RENATO CURI ANGOLANA -
Abate, Basciano (18′ s.t. Montefalcone) Di Pietrantonio, Di Giovanni, Lahbi,
Gianmarino, D’Alonzo, Natale (18′ s.t. Pompei), Bizzarri, Ndiaye, Nepa. A disposizione: Capuccini, Di Silverio, Fusilli, Febo, Bianco, Dati, De Leonibus. Allenatore: Nico D’Eugenio.
SPOLTORE - Olivieri, Pompa (13′ s.t. D’Intino), Zanetti, Di Camillo, Sichetti, Buonafortuna, Grassi (24′ s.t. Sborgia), Nuevo, Ranieri, Titi Sanz (6′ s.t. Bordoni), Di Pentima. A disposizione: Manella, Sabatini, Gobbo, Palusci, Bocchia, Maggiore. Allenatore: Piero Zuccarini (Ronci squalificato)
Arbitro: Valerio Di Cola di Avezzano coadiuvato da Giuseppe Bosco di Lanciano e Umberto Nappi di Pescara.
Reti: 21′ s.t. e 23′ s.t. Ranieri, 44′ s.t. Ndiaye
Ammoniti: Di Giovanni, Nepa (RC); Pompa, Di Pentima, Di Camillo (S)
Perdere una partita dopo aver dominato per buoni 65 minuti è da cretini. Non riesco a trovare un altro termine per definire la prestazione collettiva allucinante dei nostri giocatori dopo aver subito il goal dello 0-1. La differenza l'ha fatta la colossale cavolata di Abate che ha ben pensato di lasciare incustodita la porta per andare a battere un punizione in posizione defilata sulla destra riuscendo nell'immane impresa di servire il centravanti avversario che ha segnato il più facile dei goals. La difesa è tornata a fare preoccupanti e ripetute dormite che la candidano a testimional di qualche famosa marca di materassi. La concentrazione è fondamentale nel calcio e non si possono dilapidare punti preziosi per la salvezza in questo assurdo modo.
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