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lunedì 25 novembre 2024

AMARCORD: IL CAMPIONATO DI ECCELLENZA VINTO NEL 2004-2005

 


La partita di ieri mi ha fatto tornare in mente la vittoria del campionato 2004-05 ma anche i campionati malamente persi nel 2002-03, 2003-04 e 2007-08. Nel 2004-05 iniziammo il campionato con una sconfitta pesante per 3-4 contro il Notaresco dopo essere stati in comodo vanteggio per 3-1. Seguirono partite in cui i nerazzurri forti di giocatori di ottimo livello e di notevole esperienza, su tutti Rachini e D'Isidoro, ottenevano vittorie sofferte come quelle di Atessa per 2-3 (sarà fondamentale per la vittoria del campionato) quella casalinga per 3-2 contro il forte Francavilla, in trasferta 0-1 a Pescina e ad Ortona e solo un 5-1 contro lo Scerne in casa che era una squadra destinata a retrocedere con pochissimi punti a fine campionato, pareggi contro i modesti Montereale in casa e Lauretum fuori e altre due pesanti sconfitte contro Hatria e Alba Adriatica (in entrambe le partite subimmo la rimonta dei nostri avversari). Finalmente il patron esonerò Ciarrocchi richiamando Attilio Piccioni che quadrò in poco tempo la squadra portando fino alla vittoria del campionato contro il fortissimo Penne allenato da Camplone per 2-1 nell'ultima giornata con i goals di D'Isidoro (20 reti) e Rachini (10 reti) i quali fecero spesso la differenza durante tutto il campionato. De Cecco vinse dopo ben tre campionati quando con un pò più di decisione poteva vincere tranquillamente nel 2002-03 quando già disponevano di un ottimo organico. In quel campionato eravamo allenati da Eugenio Natale che era un allenatore tra i più esperti della categoria. Il girone di andata fu abbastanza buono con 33 punti ma nel ritorno, con l'infortunio di Antinucci e il calo di rendimento di Alessio Di Matteo che segnò solo nel girone di andata, cominciammo a stentare in zona goals e nel ritorno i punti furono solo 22. L'ultima giornata di campionato fummo sconfitti in casa dall'Avezzano contro cui disputammo la finale play-off a Chieti e ai marsicani bastò il pareggio per 0-0 per accedere ai play-off nazionali e poi in serie D. Bastava rinforzare la squadra in attacco e saremmo stati al posto dell'Avezzano, Nel campionato 2003-04 la squadra fu affidata al tecnico emergente Attilio Piccioni. L'organico era molto competitivo tra conferme e nuovi arrivati ma mancò di nuovo il bomber in quanto Vincenzo Aureli si infortunò nelle prime giornate e rientrò solo nelle ultime di campionato e segnò solo due goals. Potemmo contare solo su Cozzolino 14 reti (fuoriquota), di Pilone 10 reti e D'Onofrio 8 reti Di Matteo con 6 reti e fino a gennaio di Marzocchella classe 1986 con 6 reti quando venne ceduto al Pescara. Occorreva un altra punta che non fu presa e nel girone di ritorno tornammo a stentare a trovare la via della rete come nella stagione precedente. Girone di andata con 27 punti e girone di ritorno con 35 punti e 62 punti finali alla pari con il Guardiagrele che vinse lo spareggio di Chieti ai rigori e con un pessimo arbitraggio a nostro sfavore. Perdemmo poi anche ai play-off contro il Penne e la frittata fu completa. Bastava prendere un attaccante di peso e il gioco era fatto. Non ci sarebbero state le sconfitte contro il Montesilvano e soprattutto contro il Pianella per non parlare del pareggio contro il già retrocesso Silvi. Anche nel 2007-2008 dovemmo metabolizzare un'altra cocentissima delusione quando ormai tutti credevano nella vittoria e l'approdo in C2 tra i professionisti. Di nuovo ci fu un pessimo mercato di riparazione in cui venne tagliato Alessio Rosa 1984 già con due reti a segno per prendere Giuseppe Rosa 1977 che riuscì nell'immane impresa di segnare solo un goal quando venne colpito dal pallone su angolo di Ferreyra. In difesa fu preferito Della Bianchina a Colonnello (meglio non commentare!) e in attacco Di Corcia a Buonocore che faceva la differenza in B. Entrambi fu ingaggiati dalla Santegidiese contro cui pareggiammo in casa a poche giornate dalla fine e quella mancata vittoria fu determinante più dello 0-0 contro la Maceratese nell'ultima giornata. Quando un società decide di puntare alla vittoria del campionato non deve tralasciare niente di intentato e questo vale anche per l'attuale società.

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