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domenica 16 febbraio 2014

2013/14 - 23ª GIORNATA - RENATO CURI ANGOLANA-MACERATESE 0-0



23ª GIORNATA - RENATO CURI ANGOLANA-MACERATESE 0-0 Città S.Angelo 16/2/2014 

RENATO CURI ANGOLANA - Lupinetti, Giammarino, Cancelli, Farindolini, Natalini, Di Camillo, Pagliuca, Francia, Forlano (26' s.t. Saltarin), Vespa, Carpegna (18' s.t. Ricci). A disp. D'Andrea, Mendoza Zuccotti, Della Sciucca, Cipressi, Melone, Sborgia, Scordella. All. Donatelli.  

MACERATESE - Ferrara, Di Berardino, Russo, Pietropaolo, Arcolai, Benfatto, Romano (10' s.t. Ruffini), Conti, Ambrosini (46' p.t. Borrelli), Cavaliere (30' s.t. Perfetti), Gabrielloni. A disp. Rocchi, Donzelli, Russo, Aquino, Sparacello, Belkaid. All. Favo 

Arbitro: Davide Oggioni di Monza.

Note: spettatori 250 circa con una cinquantina di ospiti. A 30' p.t. Cavaliere fallisce un calcio di rigore. Corner: 9-4 Recupero: 2' p.t. e 3' s.t. Ammoniti: Romano, Gabrielloni, Borrelli, Di Camillo, Farindolini, Natalini e Vespa. Espulso: 26' s.t. Conti (rosso diretto). 

La nostra squadra è come un trapano senza punte. Un trapano senza punte non serve a niente anche se funziona perfettamente non riesce a compiere nessun lavoro di perforazione. Così è stata oggi la nostra squadra, disposta con sagacia tattica e ben quadrata in campo da mister Donatelli, ma inconcludente e raramente pericolosa in avanti. Pur giocando in superiorità numerica non è riuscita a vincere una partita che ai punti la vedeva prevalere nettamente sulla più quotata avversaria. La Maceratese ha dimostrato, una volta di più, che in serie D non serve spendere tanta moneta, ma prendere giocatori motivati e non i soliti nomi che poi portano a spasso la maglia in campo. E' sembrata ricalcare le orme della nostra amata squadra dell'era De Cecco quando avevamo i "nomi" ma eravamo inguardabili come gioco di squadra. Hanno avuto il match ball con il rigore fallito malamente da Cavaliere e poi si sono resi pericolosi solo su punizione con Borrelli il cui tiro è stato deviato sul palo dall'ottimo Lupinetti. Per il resto hanno dimostrato di essere poca cosa. La nostra squadra ha messo in campo tanta volontà ma restano evidenti le lacune in avanti in cui oltre a mancare le due punte più esperte Isotti e Giansante rispettivamente per squalifica ed infortunio anche il '95 Saltarin era in precarie condizioni di forma. Da segnalare l'ottima prova di Forlano che è stato il migliore dei nostri, al pari di Francia quando è stato riportato nel suo ruolo naturale di centrocampista nel secondo tempo. La prossima partita sarà di importanza fondamentale in quel di Isernia dove sarà indispensabile almeno non perdere per non vanificare le residue speranze di salvezza. Si nota la mano di Donatelli che ha dato un'impronta alla squadra che se la gioca alla pari anche con le avversarie di alta classifica. Una salvezza che è ancora possibile: basta solo crederci.

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