IL PUNTO DELLA SITUAZIONE DOPO LA SESTA GIORNATA |
6ª GIORNATA – MACERATESE - RENATO CURI ANGOLANA 4-1
Macerata 6/10/2013
MACERATESE - Turbacci, Pietropaolo, Perfetti, Arcolai, Ruffini (30' s.t. Romano), Benfatto, Lattanzi, Conti, Orta (20' s.t. Cavaliere), Borrelli (45' s.t. Romanski), A. Gabrielloni. A disp. Ciocca, Cervigni, Santini, Ionni, Ciuffetti, Belkaid. All. Favo
RENATO CURI ANGOLANA - F. Angelozzi, Quitadamo (21' s.t. Di Domizio), Cancelli, Di Camillo, Di Francia, Marotta, Sparvoli (5' s.t. Ricci), Farindolini, Isotti (22' s.t. De Matteis), Vespa, Carpegna. A disp. Lupinetti, Scordella, Natalini, Forlano, Spadaccini, Pagliuca. All. L. Miani.
Arbitro: Alessandro Colinucci di Cesena.
Reti: 15' s.t. Lattanzi, 28' s.t. De Matteis (rig), 31' s.t. Borrelli, 44' s.t. Cavaliere, 46' s.t. Romano.
Ammoniti: Borrelli, Di Camillo, Sparvoli. Espulso: 20' s.t. Vespa (doppia ammonizione).
Sconcertante quello che ho dovuto ascoltare nei commenti del dopo partita di oggi. Dopo l'ennesimo pesante risultato negativo a Tv6 hanno rimarcato che la società è esausta dal punto di vista finanziario e hanno fatto uno strano appello ai pochissimi tifosi nerazzurri di sostenere la squadra e la società, di evitare contestazioni e soprattutto di pazientare ulteriormente anche in caso in caso di una ennesima retrocessione. Mi è sembrato più un addetto stampa della nostra squadra che ufficialmente non c'è più dal dicembre 2008, (quasi un mese prima dell'ingresso di De Cecco nel Pescara per intenderci), che il commento di un cronista sopra le parti. A me è sembrato troppo! Il pubblico angolano non è rappresentato da solo un centinaio di persone ma comprende un numero maggiore di supporters anche se parecchi si sono allontanati delusi e in certi casi anche nauseati dall'andazzo di questi ultimi campionati. Non sono stati i tifosi a chiedere di fare la domanda di ripescaggio e soprattutto non hanno nemmeno fiatato dopo la retrocessione ai play-out. Quale altra pazienza si può chiedere ad un pubblico che ha subito dal 2008 in poi quasi sempre cocenti delusioni? Che colpa si può attribuire allo "sparuto" pubblico angolano? Io credo che qualche cronista sia stato male informato di come stanno realmente i fatti. Qui nessuno sta ancora contestando squadra e società e la squadra può allenarsi nella massima tranquillità ma nonostante questo i risultati sono sempre gli stessi: da ben undici partite non assaporiamo più il sapore della vittoria. La colpa di chi è allora? Qualcuno dopo la debacle interna con l'Ancona per 1-4 nella scorsa stagione chiese, con le dovute maniere, l'esonero dell'allenatore. Non fu nemmeno considerato. Queste prime sei giornate dimostrano purtroppo che se confermiamo ulteriormente questa inadeguata guida tecnica possiamo già considerarci spacciati. Giochiamo da cani questa è la verità. In due campionati ho perso il conto di quante goleade abbiamo subito. Basta! Si può anche perdere ma non in questo modo. Sono due campionati che facciamo sempre gli stessi errori. Possibile che nessuno rimarchi in tv le cavolate che facciamo in campo? Sempre a dire che la nostra è una società importante e che il nostro allenatore è molto bravo. (I risultati dimostrano il contrario). Quasi sempre si pone come scusante la pessima direzione arbitrale. L'altra scusante è che la nostra squadra è molto giovane. In realtà giochiamo quasi sempre con solo quattro fuoriquota come il regolamento impone. Non sembra, a qualcuno, che sia stata una pessima idea quella di spifferare ai quattro venti che non abbiamo più soldi? Come si può sperare che ci mandino, dopo queste incaute affermazioni, sempre arbitri almeno imparziali? Adesso si accorgono che già ci stanno affossando? In sei giornate già 2 espulsi e ben 14 ammonizioni. Fate voi! Domenica prossima c'è lo scontro con l'Isernia e in palio c'è l'ultimo posto in caso di sconfitta. Facendo i dovuti scongiuri, in caso di sconfitta precipitiamo all'ultimo posto da soli. Possiamo lamentarci, contestare o dobbiamo applaudire in caso di sconfitta? Fateci sapere come ci dobbiamo comportare. La pazienza del pubblico angolano ha un ben preciso limite e non è infinita.
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