8ª GIORNATA – GIULIANOVA-RENATO CURI ANGOLANA 4-0
Giulianova 20/10/2013
GIULIANOVA - Natali, Del Grosso, Lo Russo, Maschio (34' s.t. Iachini), Nocera, D´Orazio (1' s.t. Venneri), Puglia, Fantini, Dos Santos, Berretti, Broso (22' s.t. Di Iulio). A disp. F. De Luca, Di Gioacchino, Bianchini, Rinaldi, Valentini. All. Tortorici (Ronci squalificato).
RENATO CURI ANGOLANA - F. Angelozzi, Ricci, Natalini, Di Camillo (10' s.t. Cancelli), Di Francia, Marotta, Pagliuca, Onesti (22' s.t. Spadaccini), Bongermino (31' s.t. De Matteis), Vespa, Farindolini. A disp. Lupinetti, Quitadamo, Carpegna, Fedele, Sparvoli, Isotti. All. L. Miani.
Arbitro: Natilla Fabio di Molfetta.
Reti: 7' p.t. Maschio, 12' p.t. e 7' s.t. Dos Santos, 19' s.t. Broso.
Ammoniti: Natalini, Onesti, Nocera. Espulso: 38´st Vespa (rosso diretto).
Nessun progresso ne di gioco ne di risultati a Giulianova. Beccati ancora quattro goals. E' chiaro a tutti che la conduzione tecnica è in confusione totale. Domenica scorsa non siamo riusciti a battere nemmeno l'Isernia che oggi non è nemmeno scesa in campo. Questo è il punto più basso in cui è arrivata la nostra squadra in serie D. I numeri sono sempre più impietosi e a nulla valgono le dichiarazioni del mister a fine partita. Qui non servono le belle parole occorrono solo i punti e le vittorie che non arrivano: le chiacchiere fanno i proverbiali pidocchi. Nemmeno Norscia e Marcangeli hanno fatto di peggio: in 59 partite (play-out inclusi): 17 partite vinte, 18 pareggiate e ben 24 perse con una media punti di 1,16 (peggio di Norscia 1,2), con 59 goals fatti (media 1 a partita) e ben 82 goals subiti (media 1.38 a partita). Questi sono numeri da esonero immediato! La società si deve svegliare! Quando ci sono sacrosante critiche supportate da questi dati estremamente negativi, non si può negare l'evidenza! I tifosi non possono avere sempre torto: siamo ultimi ed è normale che sono incazzatissimi. L'anno scorso non hanno fiatato e hanno collaborato con la società che aveva chiesto di evitare le critiche perchè la squadra era giovanissima. Quest'anno non sono disposti a subire di nuovo umiliazioni. Chi sbaglia e chi continua a sbagliare deve andare via. Non ci sono alternative. La serie D è un patrimonio che non si può buttare all'aria in questo modo.
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