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lunedì 6 gennaio 2014

LA RETROCESSIONE DEL 2000/01 E DIFFERENZE CON L'ATTUALE SITUAZIONE.

L'amico Sergio Di Sante mi ha mandato questo messaggio su facebook in risposta al mio post precedente:

"Se poi tu vuoi criticare questa società per le ultime stagioni è un'altra questione. Vero che Nicola Petruzzi ha fatto la Serie D in un certo modo per due stagioni poi però devi ricordarti che il terzo anno sei retrocesso con gli allenatori Piero Di Sante, Salvatore Vassallo e infine Bruno Nobili. Io non ho dimenticato i vari Musicò, Terranova, Fiaccaprile, Ciaramitaro, Lucido, Lo Piccolo e altri illustri sconosciuti che nulla avevano a che spartire col calcio. Il terzo anno di Serie D con Nicola Petruzzi quello della retrocessione fu una stagione disputata con pochi soldi idem a quella di questa stagione. I risultati non sono molto diversi. L'anno dopo in Eccellenza ci salvammo all'ultima giornata e noi eravamo l'unica società o forse una delle poche che la domenica in trasferta andava con macchine private spesso con quelle dei tifosi tipo DANIELA FEBO, me e altri. QUESTO A DIMOSTRAZIONE che anche con altre società ci sono stati campionati positivi e negativi."

Voglio puntualizzare e replicare dettagliatamente a questo messaggio. 

1) Non ho mai detto che non ci furono errori durante la presidenza Petruzzi ma solo che per me il presidente in quelle stagioni dimostrò di essere abbastanza competente sia nella scelta dei propri collaboratori che nella scelta di alcuni giocatori che non erano conosciuti e che poi si sono affermati per diversi anni tra i professionisti e non mi sembra poco.
2) La squadra del campionato 2000/01 era in partenza una squadra abbastanza buona. L'errore più grande fu prendere Vassallo che rivoluzionò l'intero organico portandosi dietro alcuni giocatori che si rivelarono delle autentiche "ciorve" e furono tagliati alcuni buoni giocatori come D'Angelosante, De Luca, Coletti, Tremante, Moschella, Viggiano, Carlucci che erano sicuramente validi per la serie D. Tra quelli che si portò dietro furono all'altezza della situazione Massimo Riganò, Averani e Marzano. Musicò non era male ed era superiore agli attuali giocatori che giocano nel ruolo di esterno difensivo sinistro in quanto giocò 21 partite segnando anche 2 goals. Lo Piccolo non era male ma menava più del normale e questo era il suo limite ma dopo giocò per alcuni anni in C2. Gli altri presero quasi tutti la "via dell'esilio"dopo pochissime partite insieme al loro mentore Vassallo. Petruzzi, con i pochi soldi che aveva a disposizione, qualche buon giocatore lo prese cosa che non ha fatto l'attuale dirigenza.
3) In questo campionato la squadra è stata sempre inadeguata alla categoria ed è uscita ulteriormente indebolita dal mercato di dicembre. I risultati parlano chiaro!


4) Questi furono i risultati del girone d'andata del 2000/01:
  
  1ª giornata - RENATO CURI ANGOLANA-Sambenedettese 0-0
  2ª giornata - Foligno-RENATO CURI ANGOLANA 2-1
  3ª giornata - RENATO CURI ANGOLANA-Aprilia 1-1
  4ª giornata - Terracina-RENATO CURI ANGOLANA 1-1
  5ª giornata - RENATO CURI ANGOLANA-Jesi 1-2
  6ª giornata - Ostiamare-RENATO CURI ANGOLANA 1-0
  7ª giornata - RENATO CURI ANGOLANA-Rieti 1-0
  8ª giornata - Tivoli-RENATO CURI ANGOLANA 3-0
  9ª giornata - Latina-RENATO CURI ANGOLANA 2-0
10ª giornata - RENATO CURI ANGOLANA-Cesi 2-1
11ª giornata - Civitanovese-RENATO CURI ANGOLANA 3-0
12ª giornata - RENATO CURI ANGOLANA-Ladispoli 0-0
13ª giornata - Tolentino-RENATO CURI ANGOLANA 2-2
14ª giornata - RENATO CURI ANGOLANA-Morro D'Oro 0-0
15ª giornata - Astrea-RENATO CURI ANGOLANA 4-2
16ª giornata - RENATO CURI ANGOLANA-Monterotondo 1-2
17ª giornata - Monturanese-RENATO CURI ANGOLANA 4-1

Mi sembra che 12 punti siano di più degli attuali 6 e se non erro sono esattamente il doppio. In casa avevamo perso solo due volte contro le attuali quattro sconfitte. Vogliamo confrontare questo pessimo score con l'attuale girone d'andata o lasciamo stare che è meglio? Meglio lasciar stare. Quale aggettivo si può usare oltre il "pessimo"? Accetto suggerimenti. Nel ritorno prendemmo altri 18 punti, terminando a quota 30 punti con 6 partite vinte, 12 pareggiate e 16 perse, con 32 goals fatti e 55 subiti. Firmerei subito per terminare così anche in questa stagione. Temo che alla fine i "numeri" di questo campionato saranno di gran lunga peggiori.

3) E' vero che nella stagione successiva 2001/02 ci salvammo a stento in Eccellenza, ma se non ricordo male c'erano diverse squadre che potevano tranquillamente fare la serie D come la Rosetana che vinse il campionato, il Francavilla, il Celano, l'Avezzano e il Notaresco che vinse i play-off regionali. Nonostante la pessima situazione finanziaria il nostro organico comprendeva diversi buoni giocatori come Onesti in porta, Casolani in difesa e dopo fu ripreso anche Naccarella nel mercato di riparazione, il fuoriquota Cucco che fu confermato anche nella stagione successiva quando arrivò De Cecco, a centrocampo c'erano Di Giandomenico, Dalmazio e il fuoriquota Buonvivere e in attacco Gerry Berardi che purtroppo mancò per diverse partite ma quando giocava faceva la differenza. Come sarà la prossima squadra in Eccellenza? Spero, che per lo meno, sia dello stesso livello di tecnico di questa che fu definita da molti una inguardabile squadra.

4) Negli ultimi due campionati la nostra società è ridotta ai minimi termini e l'attuale patron non si vede mai alla partita. Al patron ormai interessa solo il Pescara e basta, dal quale non è riuscito nemmeno a farci dare in prestito qualche buon fuoriquota come il portiere Falso (Sulmona) e il difensore-centrocampista Colantoni (Celano prima e adesso dato sempre in prestito al Matelica).

5) Gli orrori più che errori sono stati fatti sia in campagna acquisti estiva che nel mercato di riparazione. Che senso ha prendere adesso i due ragazzi del Pescara: Giammarino e Sborgia, quando potevano arrivare tranquillamente in estate dato che non sono quasi mai stati utlizzati dalla Primavera biancazzurra? Non era meglio prenderli prima e risparmiare con l'ingaggio di Quitadamo e Sanci che ci sono costati anche per il vitto e l'alloggio? La nostra società ha predicato bene e ha razzolato male come sempre. In ogni campionato è arrivato uno o più giocatori dall'Argentina: 2005/06: Castillo che non fu tesserato dopo il precampionato, 2006/07 Lezcano e Parmigiani che già stavano in Italia tesserati regolarmente e furono impiegati in tutto il campionato. Martinez non fece parte dell'organico e finì in prestito. Rocchi restò qui per qualche mese e non fu tesserato. 2007/08: Iorlano fece il precampionato e non fu tesserato. 2008/09: Canali "l'infallibile rigorista" giocò solo tre partite. 2009/10 non arrivò nessun argentino. 2010/11: il portiere Perez Romani che fu dato in prestito al Canistro e la punta Peralta Raimo che giocò solo una partita e nella stagione successiva fu dato in prestito al Castiglione Valfino. 2011/12 non arriva nessun argentino ma viene ingaggiato il brasiliano Schneider che viene tagliato dopo poche partite. 2012/13: arriva di nuovo un argentino, il difensore centrale Gotta che come alcuni connazionali che lo avevano preceduto resta con noi qualche mese e non viene tesserato. 2013/14: ha più fortuna del precedente Mendoza Zuccotti che viene tesserato e sta giocando. Non è certamente paragonabile a Samuel ma credo che di difensori centrali del suo stesso livello, tra Promozione ed Eccellenza, solo in Abruzzo ce ne sono almeno una trentina. A che serve fare arrivare questi ragazzi dalla terra del Papa se poi non possono giocare o quando giocano rivelano clamorose carenze tecniche oltre a costarci per vitto e alloggio? Non è meglio puntare su elementi locali che risultano evidentemente più "economici"? Valorizzare i giovani locali pare sia tra gli obbiettivi, almeno a parole, della nostra società.

6) Qualche anno fa la buonanima del presidente Ruggieri, che subentrò a Leonardo Petruzzi, ebbe l'arguzia di chiedere aiuto anche economico ai tifosi angolani, (cosa che l'attuale società non ha fatto in estate), che raccolsero il suo invito e si fece dare in prestito diversi giocatori dal Pescara e dal Chieti. La squadra fu allestita con pochissimi mezzi finanziari ma sul campo si faceva rispettare (vincere a Città S.Angelo anche per le squadre di alta classifica era una impresa e la domenica la tribuna era sempre stracolma di tifosi entusiasti. (Non avremmo mai preso 5 pere come contro il San Cesareo). Adesso vincere qui per tutti è facilissimo: ho perso il conto di quante volte abbiamo perso in casa! In due campionati si tolse diverse soddisfazioni cogliendo risultati prestigiosi come la vittoria contro il fortissimo Lanciano dell'ex presidente Petruzzi e il pareggio all'Adriatico contro il Pescara di Tom Rosati schierando una squadra che per 6/11 era composto da giocatori che avevano dai 22 ai 17 anni (la mezzala Grassi). Questo dimostra che il pubblico angolano risponde alla grande quando incontra chi vuole fare sinceramente calcio anche con pochissimi soldi. Posso scrivere questo perchè posso documentare tutto con gli articoli di quegli anni. Il presidente Raffaele Ruggieri meriterebbe di avere almeno una targa nel nostro stadio ma è stato dimenticato quasi da tutti come è stato dimenticato il direttore sportivo Clozza che prendeva fior di giocatori, li valorizzava sul serio e non a chiacchiere e poi li piazzava in squadre di categorie superiori. Non per caso Clozza ha poi lavorato per Venezia, Udinese e per molti anni per il Milan che non lo ha dimenticato a differenza di alcuni tifosi angolani che non lo hanno ritenuto degno di una targa nel nostro stadio. Ruggieri e Clozza meritano un monumento e non vedo altri che lo meritano perchè riuscirono a fare benissimo senza soldi o quasi.

Concludo ribadendo che le mie analisi sono suffragate sempre dai risultati e non da chiacchiere. Seguo l'Angolana da quando ero alto un metro o poco più cioè dal lontano 1968/69 e l'allora Città S.Angelo giocava con: Tonoli, Barra, Melideo, Carboncini, Piccirilli, Pin, De Luca, Tinari, Di Carlo, Graziani, Romanelli. Vi posso garantire che quella di questo campionato è la peggiore squadra che ho visto giocare a Città S.Angelo da allora fino ad oggi. Le chiacchere le porta via il vento nel calcio contano solo i risultati. Il resto è solo fumo.

P.S. Ho dimenticato di citare come venivano trattati alcuni bravi allenatori che abbiamo avuto durante la proprietà De Cecco e l'attuale proprietà e poi tirate voi le conclusioni: 

1) Piccioni: non viene confermato dopo che gli fanno perdere il campionato contro il Guardiagrele. Viene richiamato a furor di popolo nella stagione successiva (non tutti i dirigenti erano favorevoli al suo ritorno) e vince il campionato. In serie D gioca con due 88 e porta la squadra fino al quinto posto ma la società decide di esonerarlo sostituendolo con Donati che combina un macello e viene a sua volta sostituito da Norscia e ci salviamo nelle ultime giornate nel modo che tutti i tifosi della nostra squadra ben conoscono.

2) Gentilini: arriva per riparare agli enormi disastri combinati dal suo predecessore e pur contando su una rosa ridotta per infortuni e tagli centra i play-off con un attacco di soli fuoriquota. Nella stagione successiva deve arrangiarsi con dei fuoriquota inadeguati per una squadra che punta a vincere il campionato che viene perso all'ultima giornata. E' l'unico che paga per quella maledetta giornata. Alcuni che fecero errori più gravi fanno parte ancora della nostra società.

3) Amaolo: arriva nel finale di campionato 2009/10 e ci salva ai play-out rimediando alle colossali cavolate fatte dalla società. Nella stagione successiva non viene inizialmente riconfermato a favore di Cipriani che con la serie D non ci capisce niente. Viene richiamato e di nuovo mette riparo con la sua competenza a tutte cavolate della società. Nonostante non centra per poco i play-off e valorizzando i giovani, non viene riconfermato dopo che la società inizialmente aveva rassicurato i tifosi sulla sua conferma. Gli allenatori che sono venuti dopo di lui lo hanno fatto sempre rimpiangere e se alcuni tifosi lo chiamavano "San Daniele", non confondendolo certamente con l'omonimo prosciutto, avevano e hanno ancora le loro buone ragioni.

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