IL PUNTO DELLA SITUAZIONE DOPO LA SECONDA GIORNATA |
2ª GIORNATA – AMITERNINA-RENATO CURI ANGOLANA 1-1
Scoppito 8/9/2013
AMITERNINA - Spacca, Nuzzo, D. Lenart, Valente, Santilli, Federici (32' s.t. Loreti), Peveri (22' s.t. Bocchino), Petrone, Pedalino, Torbidone, Cerroni (13' s.t. L. Lenart). A disp. Vinci, Rufini, Shipple, Del Coco, Cipolloni, Coletti, All. Angelone
RENATO CURI ANGOLANA - F. Angelozzi, Ricci, Cancelli, Di Camillo, Natalini, Marotta, Di Domizio (14' s.t. Pagliuca), Forlano, Bongermino, Vespa (22' s.t. Sparvoli), Spadaccini. A disp. Lupinetti, Quitadamo, Pomposo, L. Angelozzi, Cialini, Della Sciucca, Isotti. All. Bordoni (Miani squalificato)
Arbitro: Arcangelo Vingo di Pisa
Reti: 19' p.t. Bongermino, 42' p.t. Pedalino
Ammoniti: Federici, Bocchino, Valente, Sparvoli.
Torniamo da Scoppito con il primo punto e così ne mancano 38-39 per la salvezza. Non c'è però da esaltarsi più di tanto in quanto abbiamo incontrato una delle squadre più deboli di questo inizio di campionato. In ogni caso l'Amiternina sta rinforzandosi adeguatamente cosa che deve fare anche la nostra compagine al più presto oltre ad avere una diversa mentalità in campo. Lo dico apertamente a me la squadra non va a genio sia per la disposizione in campo sia per l'atteggiamento poco deciso e combattivo dei giocatori in campo. A me piace vedere una squadra tosta che se la gioca sempre invece i nostri spesso peccano di concentrazione e beccano goals evitabilissimi. La solita distrazione difensiva ha favorito il pareggio di Pedalino. L'unica nota lieta è stata la rete messa a segno da Bongermino che spero lo possa caricare per domenica prossima quando ci attende il compito sulla carta proibitivo di tentare di fare punti contro la capolista supercorazzata Ancona. Bongermino mostra di avere delle buone doti anche se deve affinare rapidamente il modo di interpretare il ruolo di prima punta specialmente nei movimenti con cui deve suggerire il passaggio ai compagni. Contro il Bojano spesso non sapeva dove andare facendo quasi sempre gli stessi movimenti di De Matteis. Può darsi che l'assenza del collega di reparto più esperto possa per paradosso favorirlo nella ricerca della giusta posizione come punta unica del modulo proposto da Miani che sinceramente non so qual'è 4-3-3? 4-2-1-2-1? 4-2-3-1? In campo si deve essere quadrati e possibilmente corti invece inevitabilmente ci allunghiamo aprendo praterie in cui ci infilano facilmente gli avversari di turno. Il dilemma resta al momento insoluto ed insolubile. La parola passa di nuovo al campo che sarà giudice unico ed inappellabile (o quasi) del destino del team nerazzurro.
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