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giovedì 5 settembre 2013

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE BIS

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE BIS
Avendo ricevuto un commento su facebook riguardante i miei post precedenti mi corre l'obbligo di precisare ulteriormente che sono equidistante sia dalla società che dal tifo più acceso, ammesso che a Città S.Angelo ci sia ancora una tifoseria più o meno organizzata, che francamente non vedo e soprattutto non sento la domenica sulla tribuna. Le critiche mosse alla conduzione tecnica si basano sui numeri e questi sono impietosi nell'evidenziare che nelle ultime sei partite (4 della passata stagione e due del campionato in corso) ci sono state cinque sconfitte su sei partite. In una condizione normale ci sarebbe l'inevitabile esonero del mister oppure la sua mancata conferma. Cosa che qui per vari motivi che non mi competono non avviene. La cosa che mi compete da supporter angolano sono però i risultati della nostra amata squadra e su questo non credo ci piove! I risultati sono penosi e questo nessuno lo può negare. Ho citato Amaolo che in quanto a manico fece la differenza e mi si fa notare che aveva i giocatori citando i nomi. Benissimo questo è un dato di fatto innegabile. Ma in che condizioni erano i giocatori quando Amaolo rilevò per ben due volte la panchina nerazzurra prima sostituendo Marcangeli e dopo nel 2010/11 Cipriani? La squadra era in entrambe le occasioni a pezzi dal punto di vista morale e tecnico. In parole povere era inguardabile. In entrambe le occasioni, per par condicio, posso citare le ultime quattro partite della gestione Marcangeli e di quella di Cipriani:

Risultati di Marcangeli campionato 2009/10:

24ª giornata - Trivento-Angolana 0-1
25ª giornata - Angolana-Miglianico 1-1
26ª giornata - Real Montecchio-Angolana 0-0
27ª giornata - Angolana-Centobuchi 1-2

Risulati di Cipriani 2010/11

1ª giornata - Angolana-Atessa VDS 2-3
2ª giornata - Canistro-Angolana 1-3
3ª giornata - Angolana-Real Rimini 0-3
4ª giornata - Santarcangelo-Angolana 2-0

In entrambi i casi la società sollevò dall'incarico l'allenatore. Adesso non lo fa in presenza di risultati ancora più scadenti come mai? Amaolo fece bene ma aveva i giocatori? Può darsi, ma anche Marcangeli e Cipriani avevano più o meno gli stessi giocatori: come mai rendevano al di sotto delle loro possibilità? Ricordo che Amaolo nella sua prima esperienza prelevò Mariani dalle giovanili e gli dette immediatamente fiducia e con questo fuoriquota quadrò il centrocampo. Operazione a costo zero. Nella seconda esperienza ereditò una squadra che non aveva ne capo ne coda: perse poi malamente in casa anche con Santegidiese 1-3 e con la Recanatese 0-1. Amaolo lavorò molto sugli schemi e sulle palle inattive e dopo l'ottava giornata di campionato la squadra decollò, perdendo poi  in casa solo con il Rimini 0-1 (con due espulsioni) e con il Teramo 0-1 (non prendendo una carretta di pere come contro il San Cesareo 0-5), altrimenti erano dolori per tutte le altre squadre che passavano dalle parti del Petruzzi. In quanto ai fuoriquota recuperò Becci e Bagaglini che erano reduci da un infortuni, impiegò al meglio Del Pinto che divenne uno dei più forti centrocampisti fuoriquota del girone, per non parlare di Mariani che confermò quello che di buono aveva mostrato già nel campionato precendente, fece esordire positivamente Di Paolo che giocò diverse buone partite e Di Gennaro (fatti fuori impietosamente da Fabio Montani), in porta sia Ortolano che Germanelli disputarono diverse buone partite (che fine hanno fatto?) e recuperò anche Forlano, che sempre i geni del calcio locale, avevano già rottamato alla Flacco Porto Pescara. Questi sono i fatti. Non mi si può venire a dire che avevamo anche Del Grosso, Cammarata, Parmigiani, Fuschi, Pirozzi, D'Alessandro, Napolano e Bordoni. Come giocavano questi prima dell'avvento di Amaolo sulla panchina nerazzurra? Giocavano tutti molto male. Cammarata toccava pochi palloni così come Parmigiani, Fuschi e Pirozzi spesso erano saltati dagli avversari come birilli per mancanza di filtro a centrocampo, D'Alessandro fu l'unico a rispondere positivamente ma arrivò quando la squadra dava già ottimi segnali di ripresa, Napolano e Bordoni nelle prime giornate non davano l'apporto necessario alla squadra rimanendo spesso fuori dal gioco. Ci sono i filmati per documentare tutto questo. Il manico faceva la differenza. Non è solo un problema di nomi a dell'organico ma anche della capacità dell'allenatore di trarre il meglio dai suoi allievi. Fabio Grosso a Teramo con Pruzzo e Graziani giocava malissimo, dopo andò a Chieti e con Bruno Pace divenne un giocatore con la G maiuscola che arrivò in breve tempo in serie A e pare che sia diventato anche campione del mondo se non erro. Con Pruzzo e Graziani tornava subito in serie D se gli andava bene. Sia Pace (presidente Palumbo: non è che allora c'erano tanti soldi!) che Grosso (Nicola Petruzzi: mi sa che ne capiva di pallone) hanno calcato l'erba del Petruzzi. Qui si faceva calcio ad un certo livello e a quel livello si deve tornare altrimenti si farà buio molto presto. Bisogna invertite presto la rotta altrimenti facciamo la fine della Costa Concordia.

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