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lunedì 2 settembre 2013

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE DOPO LA PRIMA GIORNATA

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
"Non ci sono soldi". Con questa frase si liquidano tutte le critiche sacrosante che vengono espresse a riguardo della squadra e della sua attuale carente conduzione tecnica. Troppo facile nascondersi dietro questo fragile alibi. Quando c'erano i soldi andava meglio? Credo che si è fatto male e malissimo in certi casi anche quando c'erano i soldi a volontà. Un esempio per tutti la squadra del 2008/09 guidata da Vivarini. Sulla carta era un corazzata sul campo era solo una barchetta di carta. Mancava di carattere, era mal disposta in campo con scarso equilibrio tra i reparti  e alla fine fallì tutti gli obbiettivi stagionali. Nessun tifoso angolano aveva detto alla società di spendere in quel modo demenziale ma qualcuno a dicembre nel mercato di riparazione suggerì alla dirigenza di rimandare a casa gli elementi svogliati e deludenti come Farrugia, Giandomenico con ingaggi da favola e anche altri che costavano anche meno e prendere giocatori di sicuro rendimento e professionalità. La società fece ben altro e prese altre fregature sul mercato tipo Cichella che determinò il taglio di Puglia che era l'unico acquisto valido operato dalla società. E' stata colpa dei tifosi aver speso troppo e così male? Mi pare di no. "Mantieni quando hai altrimenti si mantiene da solo" così si dice a Città S.Angelo e dintorni. Se l'attuale dirigenza è da tempo con le tasche rivoltate non è colpa certo della sana tifoseria angolana ma la colpa va ricercata anche in gestioni poco oculate del passato. Meglio fermarsi qui altrimenti si può elencare a volontà tutte le fesserie commesse dalla società a partire dalla poco oculata scelta dei tecnici che poi venivano sistematicamente esonerati per prenderne uno di maggior caratura (2006/07 Norscia/Gentilini - 2009/10 Norscia/Marcangeli/Amaolo - 2010/11 Cipriani/Amaolo - 2011/12 Montani/Miani - 2013/14 Miani/?). Queste sono state le scelte operate in questi anni dai dirigenti non dai tifosi. Alla tifoseria angolana andava a genio Piccioni nel 2005/06 ma i dirigenti presero Donati che ci fece precipitare dopo poche partite in zona retrocessione, contestarono duramente Norscia per ben due volte (chi lo aveva ripreso dopo la prima fallimentare esperienza del 2006/07?) ma quando i risultati furono davvero pessimi (5 sconfitte in 7 partite), lo stesso è avvenuto con Cipriani (3 sconfitte in 4 partite) e adesso si ripropone lo stesso problema con Miani che non dobbiamo dimenticare è stato confermato dopo una retrocessione quando a dieci giornate dalla fine eravamo più che tranquilli e invece si racimolarono a stento solo 6 punti che non furono sufficienti per evitare i play-out. Non si può affermare che a tre minuti dalla fine del ritorno dei play-out eravamo salvi: abbiamo perso malamente la partita altro che giustificazioni di questo bassissimo livello. Questi sono i fatti! Il resto sono inutili chiacchiere che  fanno solo coloro che sono sempre e comunque dalla parte della società. Si deve essere equidistanti tra la società e la tifoseria: la società deve ammettere i propri errori gestionali e la tifoseria non può essere sempre accusata di avere sempre e comunque torto quando esprime opinioni. E' formata in gran parte da chi paga regolarmente il biglietto ogni domenica e ha diritto di vedere una squadra decente senza essere zittita in ogni occasione. L'attuale squadra è stata assemblata malissimo e il campo ha detto che siamo inferiori anche al Bojano che figura tra le squadre rappezzate negli ultimi giorni di agosto. Se l'arbitro ci dava il rigore, se entrava il tiro di Bongermino, se... Diceva un capitano dell'esercito che non c'erano "ne se e ne ma" e la sua compagnia eccelleva per disciplina e preparazione militare. Nella Renato Curi Angolana si va sempre a "se e ma" e questo spiega l'attuale caos a livello tecnico che poi porta a figuracce come quelle che facciamo costantemente dalla penultima giornata sconfitta in trasferta a Termoli per 3-1, nell'ultima 0-1 con la Civitanovese poi passando per i play-out 0-0 e 1-2, la coppa Italia 0-1 con l'Isernia che è di bassa classifica come noi fino alla prima giornata 1-2 contro il già menzionato Bojano. In tutto sono ben 5 sconfitte su 6 partite. Non bastano per pensare di cambiare la conduzione tecnica? Questi sono i numeri su cui deve riflettere la società. Mi chiedo inoltre che senso ha confermare in porta Angelozzi che non è più fuoriquota e che poi va a condizionare lo schieramento dei fuoriquota e la conferma di Cancelli che rischia di passare l'intero campionato in panchina sempre perchè non rientra più tra i fuoriquota? Sono due scelte che mi hanno lasciato perplesso. A che serve prendere Quitadamo '94 dal Manfredonia quando avevamo a costo zero Di Cecco sempre '94 o Miani M. '95 che sono elementi affidabili e soprattutto locali? Nello scorso campionato partimmo ad handicap per la mancanza di un centrale di esperienza. Quest'anno? Si è fatto lo stesso errore abbiamo ripreso Marotta (con lui dietro l'anno scorso ci saremmo salvati) e ci arrangiamo per il momento con Natalini che centrale di ruolo non è (Pomposo e Granata che fine hanno fatto?). Errare è umano ma perseverare no. A centrocampo manca un uomo d'ordine e poi c'è da sistemare la posizione di Vespa che è tutto tranne che un esterno. Nella zona nevralgica facciamo molta fatica sia nell'impostare che nel difendere. Si è infortunato seriamente di nuovo De Matteis che si dovrà operare alla spalla: adesso chi tirerà in porta? Isotti è sulla via del recupero e Bongermino ha buone qualità ma è ancora ovviamente acerbo in un ruolo in cui l'esperienza è indispensabile. Su tutto questo deve riflettere la dirigenza e non risentirsi sempre delle critiche che diventeranno sempre più dure e numerose fermo restando questa assurda ed incredibile situazione. Si devono cercare i rimedi necessari. Se non ci sono soldi si devono avere idee chiarissime. Bisogna tagliare gli elementi che hanno deluso o sono in esubero e riassettare, con i tagli e i nuovi arrivi, immediatamente la squadra anche eventualmente con un nuovo tecnico. (Il Celano si è salvato con l'esordiente Morgante... per chi vuol capire...). Se retrocediamo rischiamo un altro ventennio di calcio tra promozione e seconda categoria (Morro D'Oro, Casoli, Penne, Val di Sangro e Canistro hanno fatto questa fine). Ci siamo già passati e non vogliamo più ripetere questa brutta esperienza.

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